cambio lavoro più frequentemente di quanto io cambi i calzini....terzo lavoro in sette mesi...uno più precario dell'altro. nel frattempo mi sono sposata con quel personaggio bresciano che dicevo, quasi scappa detto pota anche a me, i monti qua sopra inizano a spolverarsi finalmente di bianco, io assisto i clienti che illudendosi di far cosa buona e giusta scelgono un venditore di energia diverso da Enel, e nel mezzo c'è scappato anche un viaggetto in Nepal. Un signor viaggio direi, ma non una vacanza. Un viaggio toccante, del quale prima o poi scriverò.Stasera ascolto la pioggia che fuori cade, sperando si trasformi presto in neve, ascolto il gatto che russa e sogna nella sua cuccia qui vicino, e ho pensato bene di provare a collegarmi al mio abbandonato blog per verificare che non mi avessero ancora cancellato l'indirizzo mail per la troppo prolungata inattività...Gli amici di blog temo non li recupererò mai più, ma come potrei tener dietro a questo mio adorato figliolo...al lavoro siam talmente blindati che possiam a malapena vedere il sito delle pagine bianche per verificare se il cliente furbone ha cambiato indirizzo per non esser raggiunto dalle nostre minacciose fatture, e a casa non ho davvero le forze per mettermi davanti al pc nè le risorse dal momento che ora a casa siamo in due ed il collegamento internet è uno e non trino. e anche il gatto vuole la sua parte.oltretutto ho pensato bene di farmi del male e andar a prendere lezioni di acquerello, da una prof fascista che ha esordito alla prima lezioni con "dunque, qui non faremo nè paesaggi, nè fiori nè piccioni"..."...piccioni...."?!?!? Ho dato fuoco ai pennelli, ho chiuso la valigetta mi sono alzata e me ne sono andata...no, ho pensato di farlo ma poi ho deciso di restare a farmi umiliare perchè in quell'infernale tecnica son davvero negata e di prendere quanto più di buono riuscivo...dal gatto invece ho pensato di prender un pò di peli della coda per i miei pennelli, visto quanto costano....vado, sta dormendo....
continuiamo a parlarne...
cambio lavoro più frequentemente di quanto io cambi i calzini....terzo lavoro in sette mesi...uno più precario dell'altro. nel frattempo mi sono sposata con quel personaggio bresciano che dicevo, quasi scappa detto pota anche a me, i monti qua sopra inizano a spolverarsi finalmente di bianco, io assisto i clienti che illudendosi di far cosa buona e giusta scelgono un venditore di energia diverso da Enel, e nel mezzo c'è scappato anche un viaggetto in Nepal. Un signor viaggio direi, ma non una vacanza. Un viaggio toccante, del quale prima o poi scriverò.Stasera ascolto la pioggia che fuori cade, sperando si trasformi presto in neve, ascolto il gatto che russa e sogna nella sua cuccia qui vicino, e ho pensato bene di provare a collegarmi al mio abbandonato blog per verificare che non mi avessero ancora cancellato l'indirizzo mail per la troppo prolungata inattività...Gli amici di blog temo non li recupererò mai più, ma come potrei tener dietro a questo mio adorato figliolo...al lavoro siam talmente blindati che possiam a malapena vedere il sito delle pagine bianche per verificare se il cliente furbone ha cambiato indirizzo per non esser raggiunto dalle nostre minacciose fatture, e a casa non ho davvero le forze per mettermi davanti al pc nè le risorse dal momento che ora a casa siamo in due ed il collegamento internet è uno e non trino. e anche il gatto vuole la sua parte.oltretutto ho pensato bene di farmi del male e andar a prendere lezioni di acquerello, da una prof fascista che ha esordito alla prima lezioni con "dunque, qui non faremo nè paesaggi, nè fiori nè piccioni"..."...piccioni...."?!?!? Ho dato fuoco ai pennelli, ho chiuso la valigetta mi sono alzata e me ne sono andata...no, ho pensato di farlo ma poi ho deciso di restare a farmi umiliare perchè in quell'infernale tecnica son davvero negata e di prendere quanto più di buono riuscivo...dal gatto invece ho pensato di prender un pò di peli della coda per i miei pennelli, visto quanto costano....vado, sta dormendo....