rondini e marmotte

La facciata Bielorussa


Di ritorno stamattina dal viaggio umanitario dell'associazione Accoglienza e Fratellanza di Padenghe sul Garda (BS).40 ore di camper, destinazione Gomel, Bielorussia.Una delle città più colpite del disastro del 26 aprile 1986, l'esplosione nel 4° reattore della centrale nucleare di Chernobyl.
Viaggio breve, troppo breve, ma sufficente per intravedere una realtà europea che di europeo ha solo la locazione geografica.E il tipo di viaggio, quello giusto per andare oltre alle facciate colorate tinte pastello, perchè voltato l'angolo il muro si sgretola, è grigio e sporco.Il tipo di viaggio che permette incontrare persone che da anni lottano contro un regime comunista che nasconde la realtà di questo paese contaminato di Cesio radioattivo e di Vodka dietro alle apparenze pulite, serene, moderne condite da una burocrazia disarmante.Persone che accanto agli "Ultimi degli ultimi" lavorano sodo con un sorriso più disarmante di quella stessa burocrazia, accanto a senzatetto invisibili e a bambini abbandonati a quel male invisibile che li ha contaminati privandoli di ogni futuro.