Cammino svelto nella sera quasi fresca dopo queste due settimane soffocanti. Il tempo è cambiato in questa fine di agosto; uno shift verso la nuova stagione, anche se appena percettibile.Abbastanza comunque per muoversi con maggior piacere. Avevo provato a farlo nei giorni precedenti, ma arrivavo a casa così sudato e caldo che bevevo fino a sentirmi scoppiare la pancia. Così restavo davanti alla televisione, magari accendendo il condizionatore e guardando i programmi televisivi serali-estivi. Ho perfino visto qualche volta Private Practices, una serie che normalmente avrei evitato attentamente. Ci sono questi medici di una clinica americana, impegnati in miliardo di faccende extra lavorative e sentimentali principalmente, che ogni tanto curano anche qualcuno. Ma quanto parlano ... E pensare che a me piacciono le serie televisive!In campagna invece guardo i campi. I campi di granturco che ormai hanno smesso di irrigare, perché lo stanno raccogliendo. Fusti secchi e pannocchie gialle. Provo a entrare in un campo già mietuto per vedere se riesco a spigolare qualcosa: niente, oh! Ma quanto bene raccolgono questi macchinismi moderni? Oppure altri più svelti di me hanno già spigolato? Eh, lo danno alle galline, il “furmintù”.In qualche campo l'erba è tagliata. Mi chiedo se questa sia ancora la terza o già la famosa quarta segata. Quando ero ragazzino (nel 1800 circa), sentivo dire di qualcuno piccolino e deboluccio che era di quarta segata. L'ultimo taglio dell'erba è quello più scarso e meno energetico dal punto di vista alimentare. Invece il primo taglio, quello di maggio, quello sì che è “masèngh”, tosto, potente. Maggengo, appunto. Si suppone che anche le donne preferiscano il masèngh alla "quartä segàdä". Ahi, che io sono quasi ormai della terza età ...Riprendo la strada, devo rientrare, come cade veloce la sera e poi la notte, adesso!Nei campi ci sono ancora cacciatori e cani: fanno le prove. C'è l'anticipo della caccia quest'anno. Caccia sì, caccia … caccia via i ricordi, ecco, quei ricordi di caccia con il cane, le quaglie nascoste nel giaccone e, ancora, il freddo e il buio alla posta, l'attesa nella nebbia, un ragazzino che si annoiava …Altri camminatori e joggers in giro. Quasi tutti solitari e con lettore mp3 incorporato. A me invece non piace portarmelo dietro. Voglio sentire la bicicletta che arriva, io, prima che mi travolga, ma anche i rumori che ho attorno e concentrarmi sui colori, sugli odori, se ci riesco.Sì lo so, la verità è che devo decidere, devo decidere cosa fare e magari spero che l'ispirazione mi arrivi da fuori e da dentro insieme e che la campagna sia un “fuori” migliore di altri. Il mio dentro è un po' terremotato ...Il cielo all'orizzonte ha solo una striscia rossascura, tutto il resto è viola. Devo fare in fretta.La foto del post è mia: casa valser in alta Val Sesia (in un giorno di pioggia)
In agosto la sera arriva in fretta ...
Cammino svelto nella sera quasi fresca dopo queste due settimane soffocanti. Il tempo è cambiato in questa fine di agosto; uno shift verso la nuova stagione, anche se appena percettibile.Abbastanza comunque per muoversi con maggior piacere. Avevo provato a farlo nei giorni precedenti, ma arrivavo a casa così sudato e caldo che bevevo fino a sentirmi scoppiare la pancia. Così restavo davanti alla televisione, magari accendendo il condizionatore e guardando i programmi televisivi serali-estivi. Ho perfino visto qualche volta Private Practices, una serie che normalmente avrei evitato attentamente. Ci sono questi medici di una clinica americana, impegnati in miliardo di faccende extra lavorative e sentimentali principalmente, che ogni tanto curano anche qualcuno. Ma quanto parlano ... E pensare che a me piacciono le serie televisive!In campagna invece guardo i campi. I campi di granturco che ormai hanno smesso di irrigare, perché lo stanno raccogliendo. Fusti secchi e pannocchie gialle. Provo a entrare in un campo già mietuto per vedere se riesco a spigolare qualcosa: niente, oh! Ma quanto bene raccolgono questi macchinismi moderni? Oppure altri più svelti di me hanno già spigolato? Eh, lo danno alle galline, il “furmintù”.In qualche campo l'erba è tagliata. Mi chiedo se questa sia ancora la terza o già la famosa quarta segata. Quando ero ragazzino (nel 1800 circa), sentivo dire di qualcuno piccolino e deboluccio che era di quarta segata. L'ultimo taglio dell'erba è quello più scarso e meno energetico dal punto di vista alimentare. Invece il primo taglio, quello di maggio, quello sì che è “masèngh”, tosto, potente. Maggengo, appunto. Si suppone che anche le donne preferiscano il masèngh alla "quartä segàdä". Ahi, che io sono quasi ormai della terza età ...Riprendo la strada, devo rientrare, come cade veloce la sera e poi la notte, adesso!Nei campi ci sono ancora cacciatori e cani: fanno le prove. C'è l'anticipo della caccia quest'anno. Caccia sì, caccia … caccia via i ricordi, ecco, quei ricordi di caccia con il cane, le quaglie nascoste nel giaccone e, ancora, il freddo e il buio alla posta, l'attesa nella nebbia, un ragazzino che si annoiava …Altri camminatori e joggers in giro. Quasi tutti solitari e con lettore mp3 incorporato. A me invece non piace portarmelo dietro. Voglio sentire la bicicletta che arriva, io, prima che mi travolga, ma anche i rumori che ho attorno e concentrarmi sui colori, sugli odori, se ci riesco.Sì lo so, la verità è che devo decidere, devo decidere cosa fare e magari spero che l'ispirazione mi arrivi da fuori e da dentro insieme e che la campagna sia un “fuori” migliore di altri. Il mio dentro è un po' terremotato ...Il cielo all'orizzonte ha solo una striscia rossascura, tutto il resto è viola. Devo fare in fretta.La foto del post è mia: casa valser in alta Val Sesia (in un giorno di pioggia)