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Mi piacciono i video scemi ...

 

Mi piacciono sempre i video scemi ...

 

Questo invece mi fa pensare ...

 

 

3 film che mi piacciono più del libro

Post n°53 pubblicato il 28 Gennaio 2011 da CERCODONNASPOSATA
 
Foto di CERCODONNASPOSATA

Ci sono 3 film che mi sono piaciuti più del libro da cui sono tratti. E tutti e 3 hanno modificato il libro in qualche cosa che non era esattamente inessenziale. Trovo questo molto bello, perché significa che il libro è stato letto a fondo, ma così a fondo che ci si è potuto permettere non solo di interpretarlo per adattarlo allo schermo, ma anche di fare un passo oltre il libro stesso. E' la conferma che una buona idea ne fa nascere delle altre … già, ma forse questa non è una caratteristica esclusiva delle buone idee.

Il primo film è "Le parole che non ti ho detto". Nel libro, quel testone di Garrett muore facendo naufragio perché, nonostante la bufera, ha deciso di lanciare l'ultima bottiglia col suo messaggio in mare. Nel film invece muore sempre naufragando, ma perché sta cercando di aiutare un'altra barca in difficoltà nella tempesta. Le due conclusioni sono simili, ma la seconda è decisamente meno da pirla … Concetto clou del libro: quante sofferenze per colpa delle parole che non ci siamo detti … perfino peggiori di quelle che ci siamo inflitti dicendocele, le parole. I like it (come Feisbuc).

L'altro film è "Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato", nella versione di Tim Burton. Nel libro, Charlie diventerà senza particolari intoppi  l'erede di Willy, padrone della fabbrica. Nella visita premio alla fabbrica,  i bambini si scontrano praticamente con i loro punti deboli e ne escono tutti sconfitti, tranne Charlie. Alla fine del viaggio, che in prospettiva sembra una selezione della classe dirigente (!) o il manuale di come-non-si-dovrebbe-essere-per-avere-successo, rimane solo lui. Nel film invece anche Charlie deve sottostare ad una prova. Perché è giusto, dal momento che non è mai stato davvero messo in difficoltà. Infatti non è un bambino goloso, vanitoso, prepotente, arrogante come gli altri ... Il film quindi è più cattivello. Willy gli chiederà di lasciare la sua famiglia, per trasferirsi da solo nella fabbrica e prepararsi ad assumerne le redini. Charlie rinuncerà. Immagini che mi sono piaciute nel libro: il lettone con i quattro nonni e il fantastico ascensore. I like it.

Il terzo film è Blade runner. Qui c'è un po' uno stravolgimento generale del libro, che è di un grande scrittore di fantascienza (Philip K. Dick), ma che non aveva avuto poi questo gran successo. Divenne un libro cult dopo il film, mentre Dick era già comunque un autore cult. Il titolo originale del libro è piuttosto bizzarro: Ma gli androidi sognano pecore elettriche? Merito del film è di avere reso molto più drammatica ed eroica la figura del replicante, così simile all'uomo da non distinguerlo più … Frase mitica del libro: l'umanità sta in battito di ciglia, pensata da Deckard mentre fa l'esame ad un presunto replicante. Deckard va in giro a  far fuori (ma lui dice: a ritirare) i replicanti ribelli e un replicante si distingue da un uomo solo per un impercettibile ritardo di reazione nel battere le ciglia. I like it too ...

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Con questo freddo vado al supermercato e per caso osservo il "body language"

Post n°52 pubblicato il 12 Gennaio 2011 da CERCODONNASPOSATA
 
Foto di CERCODONNASPOSATA

Cammino svelto nella strada gelata, tra gli alberi gelati, nell'aria fredda gelata, tra gli sbuffi di vapore che lascio respirando, come fossi una specie di cavallo imbacuccato: guanti sciarpa e perfino cappello, che di solito non porto mai.
Eppure c'è un sole allegro oggi, anche se non scalda molto; sono già quasi le 11, ma il ghiaccio resiste ancora. Solo dai tetti delle case, dalle grondaie e da qualche ramo scende ogni tanto una goccia di disgelo. Plif … plic … ploc …

Erano tanti giorni che non si rivedeva più il sole, sempre tutto grigio e scuro, ci si alzava la mattina che sembrava già sera e adesso eccolo qui, questo sole luminoso ma ancora freddo! Ho parcheggiato la macchina un pochino indietro e adesso devo entrare nel supermercato per fare la spesa. Non c'è molta gente, per fortuna: probabilmente il freddo ha scoraggiato la clientela. Ci penso un attimo e poi prendo il carrello. Se non lo prendessi so già che me ne pentirei, anche se devo comprare 3 cose in croce e comunque mi avvio fiducioso nei corridoi abbastanza liberi di questo super …

In quella corsia c'è un unico tizio che sta esaminando qualcosa con interesse. Si è perfino tolto gli occhiali per guardare l'etichetta più da vicino. Mi avvicino incuriosito e sbircio, facendo l'indifferente, facendo finta di guardare i vari tipi di caffè. Ma che roba è di così interessante? Mah, una tisana, forse, o magari un tè, un lassativo. Che cavolo sta guardando, cos'è che mi sto perdendo? Noto che la corsia, prima vuota, si è un po' affollata. Oltre a me ci sono un paio di donne, un signore anziano e perfino una coppia si sta avvicinando con carrello strabordante al seguito … tutti con aria indifferente, tutti facendo finta di niente … Mi allontano discretamente: cavolo, nessuno che si fa gli affari suoi in questo paese, però!

Un'altra coppia attira la mia attenzione. Tempo fa mi hanno fatto notare che nella coppia che fa le spese c'è quasi sempre uno che prende le cose e l'altro che spinge il carrello. Apparentemente una normale divisione dei ruoli, in realtà qualcosa di molto più sottile … Anche stavolta è esattamente così. Vedo un bravo maritino che consulta la lista, sceglie i prodotti dagli scaffali e li imbuca e una brava mogliettina che spinge il carrello, forse un cincinino distratta e quasi appesa al carrello.
A me interessa sempre da morire chi spinge il carrello …

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Andando verso il Natale, sperando nella grazia ...

Post n°51 pubblicato il 17 Dicembre 2010 da CERCODONNASPOSATA
 
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O Gesù d'amore acceso
non vi avessi mai offeso
o mio caro ed amato buon Gesù
con la vostra santa grazia
non vi voglio offender più
perché vi amo sopra ogni cosa

Mamma mia, non ho mai sopportato la confessione. Tra tutti i sacramenti il più fastidioso, urticante e pleonastico … almeno, questo è quello che penso da molto tempo. Nel confessarsi c'è un aspetto di mortificazione che non sopporto. Hai un bel dire, ma è sempre come se ti sottoponessi al giudizio di un altro, come se ne ricevessi il biasimo, anche se alla fine vieni sempre assolto. Ecco, pure questa assoluzione garantita mi dà fastidio. E' come se l'altro manifestasse una costante superiorità nei tuoi confronti. In fine dei conti, cosa vuoi aver mai fatto di così grave tu, povero pidocchio, da non meritare che (D)io ti assolva? Al massimo ti regalo un po' della mia disapprovazione personale.

Già … e pensare che io sopporto così male i rimproveri a torto, figurarsi quelli a ragione … Ma se proprio devo essere sincero, quello che mi frega è il proponimento. Infatti, per meritare l'assoluzione, quella vera, non basta il dolore e il pentimento per i proprio peccati. Ci vuole anche il proponimento di non commetterne più. Eh sì, cosa credevi? E allora, se manca il proponimento, mica serve stare lì a frignare e compiangersi. Io consapevolmente so che peccherò ancora, quindi sono fregato in partenza. Ma la vocina dentro, il mio alter ego chierichetto, mi fa da contraddittore: mica devi fare tutto tu …

Cosa vorresti dire?
Non ti ricordi la preghiera?
Quale, la giaculatoria
Sì quella che recitavi alla fine …
Ah, forse, e allora?
Dice: con la vostra santa grazia
Cioè?
Con la grazia, non capisci?
No e poi dove sarebbe 'sta grazia?
Tutto è grazia … (*)

(*) Citazione dal mio libro amato

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Uomini, che noia ...

Post n°50 pubblicato il 03 Dicembre 2010 da CERCODONNASPOSATA
 
Foto di CERCODONNASPOSATA

E’ inutile fare finta di niente, lo so; è inutile fare i “superiori”, tanto prima o poi ci ricasco sempre. Pensavo di essere più serio, ma in realtà non riesco a resistere alla curiosità e così ogni tanto mi metto a sprofilare a destra e a manca. E’ come cercare di resistere al fascino del pettegolezzo: molto, molto difficile. Voyerismo a buon mercato? Probabile.

Oltre tutto non penso nemmeno che le frasi che si trovano nei profili siano particolarmente sincere. A volte probabilmente sì, altre volte niente affatto. Trovo sempre interessante vedere come una persona si descrive, cosa vuole fare trapelare di se o cosa gli scappa fuori. Purtroppo però molti  non dicono granché di se stessi, quindi la curiosità si limita a pensieri stiracchiati sul nickname. 

Notevole l'uniformità degli amo e degli odio. Tutti odiano gli arroganti, i presuntuosi, i pedofili (ma va?) e, pensa te, quelli che raccontano balle. Salvo poi tralasciare dettagli di se del tipo stato civile ecc. ecc. Sono amate l’amicizia, la sincerità, la dolcezza e le coccole. Gli uomini amano le donne; probabilmente le donne amano gli uomini, ma non lo dicono. E’ amato l’aggettivo solare. E ci sono ovviamente anche profili spiritosi. Una volta ho letto sul profilo di una donna questa proposta: appenderei sul culo di ogni persona solare di questa community un bel pannello solare, per risolvere finalmente il problema energetico
Penso che un giorno o l'altro mi dedicherò solo ai profili bresciani, anche se i ghà desmentegàt 'l sò dialèt, forse per la difficoltà di scriverlo!

A volte sbircio le foto, ma questo mi è già più noioso. Meglio i commenti sulle foto! Solo che noi uomini siamo davvero una cosa terrificante. Tutte le volte che leggo i commenti degli uomini sulle foto di donne rimango appecundrito e mi dico che no, non può essere così … Esempio.

Riporto un elenco trovato sotto una foto. Volto di donna, giovane, non particolarmente carina, decisamente normale. Una indulgenza alla civetteria: trucco e accenno di scollatura, appena appena profonda. Una foto non “provocante”, comunque. Non ho inventato niente, ho solo tolto i riferimenti.

ma che dolcezza incantevole... complimenti!
Happy days....?
ciao sorrisian... ma lo sai ke sei proprio bella????
sei spettacolare!!!!
bella e poco x esprimere.....
bellissima donna....complimenti
beh insomma ... in sta chat i complimenti si regalano a tutti eh ..... ?!?!?
Cosa pensi???
bellissima
carina.... nulla di speciale ma tutto sommato ... carina ...
per me e' un gran pezzo di donna...
complimenti!!!
:-)
un angelo tu molto carina
peccato che sei lontana, altrimenti una bottarella te l'avrei data con tutto il cuore.E anche i polmoni.
che carinaaaaaaaaaaaaa morettinaaaaaaaaaaa
complimenti per la tua bellezza ciaoo vorrei diventare tuo amico
sei bona
e si vede solo il ginocchio ,pensa a te se ti cadeva la spallina della maglietta metre ti scattavano la foto. .......
ciao baci chiama
uhm non c'è male!!!!
sei stupenda....
Sei bellissima !!!! COMPLIMENTI
bellissimaaaaaaaaaaaa
complimenti x la tua bellezza .......
tutti questi complimenti dovrebbero bastarti per un pò. Condivido
che meraviglia!
Mi farebbe piacere se tu mi mandassi un messaggio, io non ci riesco, probabilmente hai la casella dei messaggi piena.........

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L'amore compie giri strani

Foto di CERCODONNASPOSATA

Piove, leggo, guardo la televisione, non faccio sessoUltimamente non spesso. Ma non mi lamento lo stesso. Accetto virilmente, anche se la giornata sarebbe proprio da sesso e televisione. Appoggio il libro sul tavolino e rimetto gli occhiali. Da qualche tempo leggo meglio senza occhiali … mmm … brutto segno. Sì, sì, sopportare virilmente: non ci sono alternative.

Ho ripreso in mano questo libro, per rileggere qualche lettera che pensavo di essermi segnato. Invece no, cavolo. E lo sguardo mi è caduto sul risvolto di copertina: amore è il fatto che tu sei per me il coltello con cui scavo dentro me stesso.

Mi perdo nel flusso di altre storie e altri libri, altre parole, ma anche vite vere, dure, senza speranza ... Mi gira la testa. La frase è di Kafka e si trova in una lettera che scrisse a Milena. Verso agli anni '20 Milena è una ragazza giovane e piena di vita. Fa la traduttrice, abita a Vienna ed è (infelicemente) sposata. Il marito la tradisce spesso. Kafka abita a Praga ed è già praticamente diventato una specie di vampiro. Conosce questa donna e intreccia con lei una relazione di circa due anni. Strana relazione! In due anni si vedono forse 3 volte. Addirittura, se non ricordo male, una volta lui prende il treno per Vienna e torna indietro senza nemmeno incontrarla. In compenso le scrive. E quando dico che le scrive intendo proprio dire che la inonda di lettere. Lei è sempre indietro, non riesce a tenere il ritmo delle risposte.
Chiudo gli occhi e cerco di visualizzare questa montagnola di lettere, fogli e buste coperte da una grafia fitta e minuta, che straripano da una scrivania, cadono sul tappeto, sfarfallano verso l'ingresso ...

Penso che Kafka, da vero perverso, avesse sostituito il fine (l'incontro) con il mezzo (la lettera e la scrittura). E che lo avesse fatto consapevolmente, perché appunto: tu sei per me il coltello, con cui scavo dentro me stesso … Kafka morirà in sanatorio poco dopo, nell'indifferenza generale, e Milena scriverà un epitaffio struggente. Anche se non poteva capirlo fino in fondo, non allora; lei stessa si definisce femmina debole e istintiva. Lo racconta anni dopo all'amica di sventura Margarete, nel campo di concentramento di Ravensbruck, dove morirà. Margarete invece riuscirà a sopravvivere e scriverà (anche lei !) un libro: Milena, l'amica di Kafka.

Ai nostri giorni Grossman riprende quella frase e ne fa il titolo di un romanzo. Un romanzo che parla di un amore non convenzionale, solo epistolare, tra un uomo e una donna. Il protagonista vede la donna da lontano, insieme al marito, ad un raduno del liceo. E' in un crocchio di amici e, a una battuta un po' volgare del marito, lei “si stringe nelle spalle, con un cauto sorriso”. Questo gesto di imbarazzo cattura completamente l'attenzione dell'uomo, che si innamora a prima vista e decide di scriverle, ma pone una precisa condizione: non si incontreranno mai. La donna risponde e comincia così una storia profonda, fatta di intimità e di condivisione. A un certo punto però lei si stanca, non vuole più rispettare i patti e vuole conoscerlo ...

La foto del post: l'immagine di copertina del libro Che tu sia per me il coltello

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