peripezie mentali

RICORDI


Ancora quando sento quella canzonemi fa un po' male il petto.Ancoranon riesco a trarre godimentoda mani che non sono tue,ma il tempo è il mio migliore amico,anche seamo torturarmicon quelle sciocchecose che mi rimandano a te....al tuo sporco sapore,al tuo occhio di serpente,al tuo modo di fare l'amorepauroso di un bambino che scopre il mondo per la prima voltae violento di un'esperienza inenarrabile.Ancoratrovo segni di te...del gelato mangiato insiemementre intrecciavi fili d'erba,della vodka"Nasdarovia",delle tue labbra rosse sul braccioe i miei capelli soprasparsiinsieme a mille paure.Il mio laccio neroche tengo in cima al braccioimpregnato del mio profumoche ti mangiaviquando lo trovavi sulla faccia,i tuoi capelli senza piegagiallicome i tuoi occhi falsamante innocenti.Quel modo di invaderee poi lasciarmi andare.Di tenermi strettasenza farmi respiraree poi buttarmiall'aria aperta,gelatain un deserto di ghiaccioda sola.Ancoraquando ascolto Varanasi Babyricordole mie e le tue unghie nere intrecciatei morsii lividiil sudoree la passioneper le scalee dovunque ci travolgesse.e mi chiedo dove sia andato e perchè se ne sia andato tutto questo?e perchè non sento neanche l'ombra di un rimorsoneanche un filo di rimpiantoneanche un minimo mancamentoneanche un accenno di male o di benemi domandose tutto questo è stato solo nella mia testa...se è stato solo un sognoo solo un incubo.ma io ti ho amatoanche solo per un istanteti ho amatoti ho vissutomasticatostrettostraziatoingoiatovomitato....e ti cantavo nell'orecchio...non c'è piùnientedentroperchèdentrociseitu.......e tu"maledetta!"mi dicevi...."maledetta...la Mia Varanasi Baby!"***STiLlMaD***
(foto da web)