peripezie mentali

pANIc.attak


Panico.Tanti ne parlano. Molti lo vivono.Pochi guariscono.Ma chiunque abbia vissuto questa esperienza ne rimane segnato per tutta la vita.Panico.qualcosa che si impossessa della tua mente e del tuo corpo, invasivo e totalizzante. difficile da raccontare , facile da riconoscere nelle parole di chi l'abbia sperimentato.Sei li che guardi un film e d'improvviso scocca qualcosa.Spesso parte dal corpo..un tremore un fremito un battito.lo avverti. Ti spaventi.cerchi di non pensarci.inventi una colpa plausibile -cena pesante, troppe sigarette, il freddo,il caldo..- poi un verso strano che fa il cuore.bum.no allora cazzo no allora è qualcosa di grave.bum.bum. Oh Dio che cosa ho?Bum bum bum .vampata di calore.brivido gelato.Inizio a non sentire più le mani.Ok calma respira è solo un po’ d'ansia può capitare..Formicolio alle mani.E ora alle gambe.Cammino su e giù, per la stanza. Senza pace. Apro la finestra.Mi manca l'aria.Il ronzio della gente e dei motori mi fa impazzireSto per esplodere e si  muore di freddo.La richiudo.Ho crampi allo stomaco.Alle budella.Non non può essere banalissima ansia.No.questa volta ho qualcosa.Ho qualcosa al cuore.il cuore lo misuro avrà 120battiti al minuto.Sono sicura :è un infartoMi fa male il braccio. Non respiro non respiro non respiro!... E da qui ,il punto di non ritorno,dove lucidamente ti dico che dopo questo momento,da questo momento in poi, non poui fare più un cazzo… passa tutto nella testa e si smette qualunque ragionamento pseudo plausibile. È un infarto. O un ictus, la testa mi si riempie di aria. Cammino su e giù.velocePoi più lenta Le mani sono ghiacciate. Le gambe non le sento più. Che mi sta succedendo?non vedo più niente è tutto appannato!aiuto. Sto per morire. Sto per morire!avanti e indietro. Provo a sedermi. Il pavimento si sposta e profonda. Il soffitto mi sta crollando in testa. Il tavolo non è più il tavolo la sedia non è più la sedia. Sto impazzendo. Ora svengo ora svengo.ecco. Ora cado in terra batto la testa vado in coma. E se nessuno mi trova?e se qualcuno mi vede?che devo fare?chiamo un'ambulanza?oddio che mi succede. Allungo una mano ma non sento niente!gli occhi roteano impazziti in cerca di un punto sicuro. Non c'è. Destra sinistra. Su giù. Sopra sotto. Non c'e più niente. Non mi parlare!cazzo!zitto!non parlarmi parlami ti prego !che cosa ho?sto per morire!chiama un medico un qualcuno. Il petto si gonfia sempre di più. Cerco l'aria in fondo ai polmoni :non la trovo. Cerco ancorasoffoco.annego .sprofondo. mi viene da svenire. Ho le vertigini. Si muove tutto. Ora mi alzo, mi alzo e assecondo questo movimento. Non c'è più il pensiero. Né La ragione.c'è il vuoto. Il tutto e il nulla mi stuprano. La testa. La bocca. Il cervello. Le mani. le gambe.si.sono certa. È la mia ora. Sono bianca. Gelida. Compongo l’118.venite subito. "Mi sento male sto per morire. Credo sia un infarto!"grido ansimando tra i sudori freddi raccapezzando le uniche due tre parole che posso ricordarmi." Va bene signora si calmi e respiri arrivano tra pochi minuti riappendo il telefono."credo sia un'ora. Ecco saranno due ore che sto così. E invece sono passati sì e no dieci minuti.Tuffo al cuore.L’ambulanza sta per arrivare. Una vocina in testa me lo ripete, e una manina accende un interruttore.Ticil respiro è più lento. Sento un po’ più le mani. Guardo fuori e riesco a mettere a fuoco. Mi siedo. guardo il mio corpo odio il mio corpo che mi ha abbandonato. Una scarica di diarrea percorre gli intestini. E mi libero. Sollievo un momentoUn calore di stanchezza mi sale alla lingua e alle guance.  Citofono!"siamo il 118".sono confusa. Mi sento una merda.mi vergogno anche se in effetti il cuore mi batte ancora strano e mi gira la testa e ho male al petto. Mi sdraiano. M’infilano l'ago. Sento quell'acciaio schifoso che mi penetra il braccio come un pene. Mi guardo intorno non riesco a sillabare un cazzo, io che sono sempre un fiume in piena di stronzate.“ I parametri sono regolari, c'è solo un po’ di tachicardia, ha fatto uso di qualche sostanza nelle ultime 24ore?”"no. ""Canne alcol pasticche?"" No. "E mi giro verso il finestrino. Sono offesa che non hanno acceso neanche la sirena. E che sembrano già sapere che non ha un cazzo. "Sembra un attacco di panico.""Scusi senza offesa è…  ma lei chi è?un infermiere o un medico?"..."un volontario. ""Ah bè sì scusa con tutto il rispetto ma io ... preferirei che lo dicesse un medico è!"imbambolata, ovattata, che intanto mi hanno fatto il valium, arrivo dal medico.ausculta.Ecco ora mi dice che ho avuto un infarto di sicuro!visita."è un attacco di panico'..le do il numero di uno psichiatra. "Lo guardo con odio disprezzo e sdegno e torno a casa. Mi sento ancora fuori dalla realtà. Niente è quel che era. Niente torna a essere familiare. Sono terrorizzata dall'idea che possa accadere di nuovo e senza un perché. Come faccio a controllarlo se arriva così?pensieri mente e corpo.paura della paura. e per quanto saprò che è panico,ogni volta penserò che sarà la morte che bussa.e non saprò mai,mai riconoscerlo.maledettostriscianteimprovvisobastardo.Questo signore, signori, è il panico.