peripezie mentali

babbo bastardo


Nessuno riesce a ferirmi come mio padre.Nessuno riesce a farmi sentire una nullità come sa fare lui.Con una stupida battutina idiota mi riduce in un mucchio di briciole e mondezza Nessuno conferma in me l’antico pensiero di essere s-b-a-g-l-i-a-t-a Che tanto ho combattuto e contro il quale per anni ho lottatoChe adesso ho messo via e che lui in un secondo riesce a materializzare Muro di cemento armato contro la mia volontàI miei buoni propositi Provo ad avvicinarmiA dare una possibilitàLo lascio avvicinareE quando è lì, a pochi passi, spietato affonda nel cuore un coltello Nessuno riesce a farmi pensare che non avrò futuro come lui sa fareNessuno riesce a farmi sentire in colpaMiseraPiccolaStordita Io e gli uomini.La mia atavica paura di loro eppure l’estremo bisognoBisogno che non voglio spegnere, non voglio soffocarePaura che voglio vincere , paura che allontana specialmente quelli che si avvicinano troppo.Allontana a spintoni, mette alla prova.Ricerca la conferma che come lui , una volta lì al centro del petto , mi pianteranno un coltello.Li avvicino, li avvicino, entro dentro e Per vendicarmi di lui , li faccio impazzireCome luiHaFattoCon me Uno per uno, caduti tuttiChi non scappaImpazzisce. Ma ora ho capito.L’ultimo tassello è andato a posto.Come una protesi a cui mi devo abituareOra che al suo posto devo renderlo abitualeMio, comodo Naturale Ora non ho tempo di pensare al perdonoNon ho tempo di pensare ancora sempre a lui.Ora devo pensare ad aggiustarmi. Aggiustare quel buco vuoto sanguinanteAggiustare quel modo velenoso e folleggiante. Ora non ho tempo di pensare al suo dolore. “ la ferita di tutte la più profonda –quella di non essere stati amati per ciò che si era –non può sanarsi senza l’elaborazione del lutto”( A. Miller “ il dramma del bambino dotato “)
***tu che leggi,non scappare.non farti allontanarenon permettermelo.***se accendi le casse senti "russians", sting