peripezie mentali

pieno di vuoto


Il vuoto.Quanto può pesare il vuoto? Si affacciano tutte le facce di quelli familiari Me li invento dentro per darmi un conforto Perché dice che si è soli con tutto ciò che si ama. Quanto può pesare una partenza? La poltrona e la finestra, la finestra e la poltrona, il mondo lo so che brulica ma per me è inesistente.fermo.a momenti scompare. Un filo di luce su uno dei miei ricci e sulle mi unghie corte , nere. Quando sembra che ogni cosa che tocchi , sparisca,  mi attacco dentro di me.Sono il mio gatto appeso al mio cuore, al mio stomaco, al mio cervello.Miagolo e mi attacco ,sempre più fortemente solo a me. Il giorno che ho capito che dio non esisteIl giorno che ho capito che siamo tutti universalmente soliIl giorno che ho capito che tutto è in mano al caso E ora , un momento che è la somma di queste consapevolezze. Ficcatele in culo le consapevolezze.Stavi meglio da ubriaca e da ignorante. Eri schiava del credo , del libro, del professore, del padroneOra sei schiava tua :non puoi più cercare di rubare la chiave a qualcuno. Finestra e poltrona. Nodo in gola, groviglio nelle budella, spranghe nel cervello. Quanto pesa il vuoto? Mi sento ladra e colpevole per tutto quel poco di sole.Finestra e nuvole.nuvole grigie, pesanti , che non piangono mai,  un po’ come me. Gonfie di pioggia stagnante. Dice che tornerà il sole.Dice che  è la vita. Difficile crederci per chi non crede in niente, fare un atto di fede.Difficile non addormentarcisi su questo letto di nuvole. Il vuoto pesa, come tutto quello che non c’è.