...
E lunghe ore ad ingannarci così,
A dire lui e lei, sempre gli altri
per non ammettere che siamo qui.
Storie un po' vere, a volte inventate,
nei pomeriggi d'inverno e d'estate,
di strani voli su di una parola,
tu mi guardavi e ridevi più forte,
non lo capivi che ti facevo la corte
o forse capivi e la furba eri tu.
E mi hai sospeso su un filo di lana
e mi ci terrai, ancora per molto,
giovane amore, fiore non colto
o forse si, chissà da chi.
E chi lo sa se anche tu mi vuoi bene,
a volte credo di esserne certo,
a volte invece sembra tutto uno scherzo:
fuggono gli occhi come falene,
amica mia, sorella speranza,
e tutto è morto e tutto è ancor vivo
e solamente tutto è cambiato,
quello che provo l' ho sempre provato
ma insieme a questa stanca anarchia,
vorrei anche te, amica mia.
Ma dimmi tu, non è meglio così?
Immaginare ed illudersi sempre,
qui ad aspettare qualcosa o niente,
qui ad aspettare un no o un sì,
che in ogni caso sarebbero fine
di tutto questo che almeno è un ricordo,
così studiato giorno per giorno
Fatto di tanti cristalli di brina.
-Tiziano Sclavi-
Inviato da: toorresa
il 25/03/2009 alle 05:31
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il 25/03/2009 alle 04:19
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il 24/03/2009 alle 16:29
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