Blog di Antonio V.

A sorpresa, un'inedita "suddenly story" . Lasciate un commento...


15.Quel silenzio quasi irreale durò meno d’un attimo. Il mare, appena increspato dalle due prue che si sfioravano fin quasi a toccarsi, iniziò ad inghiottire come un’enorme friggitrice i primi corpi che rotolavano giù scompostamente dal bordo dei ponti. Era battaglia, con il tintinnio delle lame affilate a tratti interrotto dal sordo rumore delle colubrine. Le urla si levavano alte e confuse, perdendosi nel vento che soffiava da ponente, assieme ai i rantoli dei caduti subito sovrastati com’erano da rinnovati assalti, che parevano non avere mai fine. Non so come feci ad intuire il fendente alle spalle, ma abbassai la testa, e piegandomi sulle gambe scattai in avanti come spinto da una molla, affondando la punta della lama nelle viscere di un’enorme pirata che mi crollò addosso con tutto il suo peso. Chissà quanto tempo rimasi con la faccia schiacciata contro le assi del secondo ponte, respirando a fatica in quell’aria fetida di morte. Poi lentamente, puntando i gomiti sul tavolato di legno ancora impregnato di sangue, riuscii a fatica a sfilarmi da sotto quell’ammasso di carne. Tutto taceva, ed ero completamente avvolto da una nebbia grigiastra e ronzante. Girandomi sulla schiena pigiai il tasto rosso del telecomando, e ripresi a sognare.