1,nessuno&centomila

Ippocampo.


A Roma il sole arriva sempre prima rispetto alle mie parti.Cammino con le cuffie nelle orecchie, la musica è alta, guardo il mondo ma non lo vedo, non lo ascolto. Attraverso il corridoio della facoltà, giro l'angolo, aula 12, apro la porta. Non c'è quasi nessuno, una trentina di persone al massimo. Poso lo zaino...ho bisogno di un caffè.In piedi davanti al distributore cerco spicci nella borsa e mi accorgo ancora una volta di quanto AMO l'odore e il sapore del caffè e poi....così la sigaretta ha tutto un altro sapore.Prendo posto, durante la lezione ogni tanto guardo fuori dalla finestra: c'è gente che stende i panni, gente che li ritira perchè son già asciutti....c'è un bel sole...A metà lezione mi accorgo che...è la prima volta in vita mia che capisco qualcosa di psicobiologia dello sviluppo, tanto che azzardo pure una domanda....Son curiosa di sapere perchè io mi perdo ovunque mentre ci sono persone che hanno uno spiccato senso dell'orientamento.Scateno una specie di dibattito.... componente genetica/esperienza/interazione geni-ambiente etc etc.Alla fine dei giochi, quando ognuno ha detto la sua, mi accorgo che in fondo, non ho capito un emerito cavolo o, perlomeno, non ho ottenuto la spiegazione che volevo...La prof si accorge della mia faccia a punto interrogativo (non a caso siamo a psicologia! ah ah) allora mi guarda e mi dice:"Signorina... il succo del discorso è.... che ci dev'essere un piccolo deficit funzionale nel suo ippocampo..."Poi fa un ghigno soddisfatto....Alla faccia della sensibilità e della delicatezza!Mi guardano tutti come se avessi la peste (non sarà mica contagioso?)Allora, per tranquillizzarmi mi fa:"ma...comunque... non si preoccupi...non è grave, è una stupidaggine..."Tutti tirano un sospiro di sollievo per lo scampato pericolo.Le due ore son finite, mi alzo, zaino in spalla e un po' pensierosa vado a prendere l'autobus....Arrivata a casa ringrazio silenziosamente il mio ippocampo per avermi aiutato a trovare la strada (casomai si offendesse!).