La nostra prima volta. Aspetto, appoggiata su una delle tante colonne di Vittorio Emanuele. A sinistra un'edicola e a destra l'entrata della metro.Mi guardo intorno e penso a stanotte, quando in msn ridevamo pensando al fatto che, forse, non ci saremmo riconosciute.Mi si avvicina una ragazza con un giornale in mano: "ti posso lasciare questo opuscolo? Parla della felicità, tu cosa ne pensi della felicità?"Rispondo qualcosa di indefinito, mi volto e... ti riconosco, ti riconosco come se t'avessi vista il giorno prima, come se ti vedessi ogni giorno da anni. Non so se un abbraccio si può definire "breve ma intenso", so che il nostro lo è stato. Ci infiliamo nella caffetteria di Termini, prendiamo qualcosa da mangiare e cominciamo già a ridere perchè la tipa al banco non è proprio sveglia (per non parlare della cassiera!).Ci sediamo fuori, dove si può fumare, parliamo parliamo, parliamo....Ed è uno strano parlare per due persone che si vedono per la prima volta, è un parlare raccontandosi, sì, ma...raccontarsi solo per regalare all'altra le piccole tessere che mancavano per rendere completo il quadro....un parlare fluido, un ascoltare attento, appoggiate, rilassate sullo schienale della sedia, accompagnate dal fumo delle sigarette e incuranti del caos della stazione Termini... Non me ne sono neanche accorta, lo ammetto, in quelle 4 ore mi sembrava di essere sul divano di casa mia....E ogni tanto leggere un po' di stupore sul tuo volto mentre ti racconto tutto quello che mi è capitato...E ogni tanto vederti leggere un po' di stupore sul mio volto mentre mi racconti tutto quello che ti è capitato....Due vite, diverse e simili."due quasi donne che non vogliono crescere.due donne rese dure dalla vita.dalle esperienze.dalle sofferenze.due donne forti e fragili." (per rubare le tue parole).Hai ragione, ho trovato più di un'amica in questo mondo virtuale, forse una complice, una simile, un'altra mente malata, forse...una sorella.E parlare delle emozioni non è facile, non è facile descriverle e farle capire....avrei voluto trovare altre parole, più belle, più speciali, più espressive per dirti quanto son stata contenta di questo nostro "primo appuntamento", lo sarei forse meno se avessi trovato l'uomo della mia vita!Ho scritto solo un post sconclusionato, son saltata da un argomento all'altro, un po' come la nostra chiacchierata di oggi pomeriggio..."quattro ore che mi sono sembrate cinque minuti"..... Ti voglio bene anch'io tanto da non potero descrivere. Ma so che tu sarai in grado di quantificarlo.
Post N° 377
La nostra prima volta. Aspetto, appoggiata su una delle tante colonne di Vittorio Emanuele. A sinistra un'edicola e a destra l'entrata della metro.Mi guardo intorno e penso a stanotte, quando in msn ridevamo pensando al fatto che, forse, non ci saremmo riconosciute.Mi si avvicina una ragazza con un giornale in mano: "ti posso lasciare questo opuscolo? Parla della felicità, tu cosa ne pensi della felicità?"Rispondo qualcosa di indefinito, mi volto e... ti riconosco, ti riconosco come se t'avessi vista il giorno prima, come se ti vedessi ogni giorno da anni. Non so se un abbraccio si può definire "breve ma intenso", so che il nostro lo è stato. Ci infiliamo nella caffetteria di Termini, prendiamo qualcosa da mangiare e cominciamo già a ridere perchè la tipa al banco non è proprio sveglia (per non parlare della cassiera!).Ci sediamo fuori, dove si può fumare, parliamo parliamo, parliamo....Ed è uno strano parlare per due persone che si vedono per la prima volta, è un parlare raccontandosi, sì, ma...raccontarsi solo per regalare all'altra le piccole tessere che mancavano per rendere completo il quadro....un parlare fluido, un ascoltare attento, appoggiate, rilassate sullo schienale della sedia, accompagnate dal fumo delle sigarette e incuranti del caos della stazione Termini... Non me ne sono neanche accorta, lo ammetto, in quelle 4 ore mi sembrava di essere sul divano di casa mia....E ogni tanto leggere un po' di stupore sul tuo volto mentre ti racconto tutto quello che mi è capitato...E ogni tanto vederti leggere un po' di stupore sul mio volto mentre mi racconti tutto quello che ti è capitato....Due vite, diverse e simili."due quasi donne che non vogliono crescere.due donne rese dure dalla vita.dalle esperienze.dalle sofferenze.due donne forti e fragili." (per rubare le tue parole).Hai ragione, ho trovato più di un'amica in questo mondo virtuale, forse una complice, una simile, un'altra mente malata, forse...una sorella.E parlare delle emozioni non è facile, non è facile descriverle e farle capire....avrei voluto trovare altre parole, più belle, più speciali, più espressive per dirti quanto son stata contenta di questo nostro "primo appuntamento", lo sarei forse meno se avessi trovato l'uomo della mia vita!Ho scritto solo un post sconclusionato, son saltata da un argomento all'altro, un po' come la nostra chiacchierata di oggi pomeriggio..."quattro ore che mi sono sembrate cinque minuti"..... Ti voglio bene anch'io tanto da non potero descrivere. Ma so che tu sarai in grado di quantificarlo.