1,nessuno&centomila

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è che in fondo non ho nessuna voglia di finire questo traslocoo coraggiome ne sto qui, in mezzo agli scatoloni con le linguette aperte, come un cane che alza una sola orecchia per prestare attenzione a chissà quale rumoreme ne sto qui, seduta per terra in mezzo agli scatoloniche a guardare da fuori non si capisce se sono appena arrivata o se sto per andarmeneche, a guardare da dentro, non ho capito se sono appena arrivata o se sto per andarmeneche, certe volte, devi solo aspettare che passi il dolore o un treno che ti porti lontanosono nel luogo dove il tempo non esistetutto è adesso, tutto è passatoe somiglia tanto al piccolo spazio che si crea fra le tue labbra quando sorridiho provato a incellophanarmi il cervello per soffocare i pensierima ce n'è uno che resiste in apneae sento i tuoi passi a piedi nudi, nel corridoio, mentre torni dal bagno lasciandoti dietro un vago odore di sapone e quando mi giro non c'è nessun corridoioimmaginavo mi avresti chiamato da londra nel cuore della notte, preso dalla nostalgia, per racconatarmi una stronzata qualsiasiio avrei ascoltato i rumori di sottofondo, cercato i cucchiaini che sbattono sulle tazzine dei bar senza trovarli, e poi ti avrei risposto con un'altra cazzata, altrettanto qualsiasi, e avremmo riso accorgendosi che 7o km o 700 non fanno alcuna differenza, soprattutto di notteimmaginavo che avremmo collezionato ancora un bel po' di addioarrivederci finché non avremmo finito le scuse per tornare, ma quelli come te le scuse non le finiscono mai e io avevo un solo cuore da farti prendere ad accettatecosì una notte tu se arrivato con la pistola ed io ho sparato "tanto non sai togliere la sicura" dicevi tuma non eri tanto convinto se ti spostavi di lato cercando di uscire dalla mia traiettoriaed eri buffo spalmato sul vetro a scegliere con cura le parole con cui difenderti per poi, invece, tirarmi una bomba a mano in pieno visoe invece fanno 30 gradi e a mezzanotte sono sdraiata nuda accanto ad un tizio che nemmeno ti somiglianon c'è un filo d'aria e il fumo della sigaretta è una linea retta che divido a metà con l'indicemi giro a guardarlo e penso alle lenzuola rosarosso che non ti piacevano moltoson più di 10 chilometri da qui a casa mia e c'è quella canzone che ripete per una serie infinita di volte la stessa frasecome gli infiniti sms che mi hai mandato la prima volta che l'ho ascoltata a quel concertoanche quelli saranno finiti dentro a uno di questi scatolonie le parole si saranno mescolate in modo da far perdere alle frasi quel poco significato che avevanoe se ci provassi magari riuscirei a ricomporle senza nemmeno troppa faticaavevo due anni più di te e dieci centimentri di cosce in meno per somigliare alle altre che avevi avutoe anche un sacco di più di stoffa addosso che provvedevi comunque a togliermi, di tanto in tantoma non era questo che ti interessava più di tuttopiù di tutto avevi da dire e raccontarecosì tanto che l'ultima volta hai dimenticato perfino di mettere le pause nei discorsie io invece stanotte sono un'idiota senza parole