1,nessuno&centomila

Ossigeno.


Neppure un filo d'aria dalla finestra aperta.Tende immobili.E adesso? Dove vado a cercare ossigeno?Io non sono come te, non riesco a rubarlo dai respiri altrui.Incapace d'afferrare una cosa alla volta, li strappo a ciuffi, sentimenti e emozioni,  come un bambino che tira i capelli.Io lo faccio coi pensieri, li tiro fuori dalla testa, come il coniglio dal cappello.Poi gli dò forma, li modello, adattandoli al mio mondo strampalato dove poche persone entrano e tutte in punta di piedi, credendo che sia fragile.Eppure non lo è.Le mura di cinta sono alte e robuste, i vetri antiproiettili.Tu che continui a sparare.Eppure quella volta hai colpito in pieno il bersaglio.Un tiro preciso e pulito.Splendeva la luna e cantavano grilli e cicale.Avevi messo pure il silenziatore, chè non si sa mai, qualcuno potrebbe accorgersene.E sì che dovevamo stare attenti.Avevo preso tutte le precauzioni eppure...Son rimasta incinta....dell'amore per te che sembra autorigenerarsi.Si nutre forse d'aria, dato che i tuoi sguardi hanno smesso d'alimentarlo da tempo.E t'ho tenuto stretto mentre ti lasciavo scappare.Contraddittoria come te.Se t'avessi conosciuto ora t'avrei fatto impazzire.Credo, però, che t'avrei amato allo stesso modo.Non avrei potuto farne a meno.Eppure lo so che il tempo passa e le cose cambiano, è forse la frase che si sente dire più spesso, alla pari con "non esistono più le mezze stagioni" .E invece tu ritorni.E la mia mente diventa monotematica.Chiedo perdono.In foto: la sottoscritta in piedi sulla staccionata (in bilico oserei dire), che si perde a guardare il "suo" lago.