1,nessuno&centomila

Altri pensieri di un anno fa....cazzo come stavo male...


....dopo questi pensieri.Quattro rintocchi.Le campane sembrano quasi salutarmi,io rispondo soffiando via il fumo della sigaretta.Ho ripreso a fumare.Almeno ho dato un mesetto di tregua ai miei polmoni.Un ragazzo ferma la sua Punto e scende a cercare qualcosa sotto a un cassonetto della spazzatura,con una lampadina.Chissà cosa avrà perso.Ieri notte ho sognato mio nonno.Stava andando via e mi diceva:segui la voce del tuo cuore.Gli voglio bene.Un po’ mi manca.Ma tanto lo so che un giorno ci rivediamo,prima o poi.Non so cosa preferisco,tra il prima e il poi.Mi sto perdendo,letteralmente,la testa,la bussola,le staffe,l’identità,tutto.Continuo a girare vorticosamente come in una centrifuga e non riesco a trovare una maniglia per tenermi,sono sballottato,aiutatemi,fermatemi,asciuffatemi amisci,anche se non ho il multijet.Aiuto!!!C’è di nuovo quella ragazza dell’altra volta,rieccola che cammina lentamente al centro della strada,incedere incerto,si sistema i lunghi capelli neri,chissà cosa starà pensando,io non la conosco eppure mi sembra di conoscerla da sempre,come se io la capissi e lei mi capisse,come se una linea mi tenesse collegato a lei.Magari è davvero un angelo.Ho provato una bella sensazione quando l’ho rivista:mi sono sentito quasi a casa.Forse perché mi dà l’impressione di sentirsi,come me,presa da un qualcosa di così grande e indescrivibile che nessuno può capire,nemmeno me stesso,che mi attanaglia la mente e a poco a poco mi spegne.Adolfo la chiama paranoia,io non so darle un nome,perché solo io so quanto sia indescrivibile,innominabile,inquantificabile,perché è dentro di me.Solo io ho un’idea di quanto non sia immaginabile.Che contraddizione.Nessuno mi capisce,neanch’io,e solo io so quanto qualunque essere vivente,me compreso,sia lontano dal riuscirci.Forse quella ragazza potrebbe fare qualcosa per me..ma lei non mi ha mai visto in vita mia,mentre io..è la seconda volta che la spio dalla mia finestra del secondo piano di questo collegio,e già sembra essersi ritagliata un pezzettino di cuore.Chissà se le farebbe del bene saperlo.Lascio spazio all’immaginazione, tutto quello spazio che la realtà non è in grado di occupare.Mi faccio schifo.Ma più mi faccio schifo e più mi voglio bene.E più mi voglio bene più cerco di sforzarmi di capire cosa sia bene per me,fosse anche morire mi voglio talmente bene che lo farei,se capissi che è la cosa migliore da fare.Alla fine il cerchio si stringe,una ad una tutte le persone importanti della mia vita,gli amici,la famiglia,chiunque a poco a poco sta sgusciando via dal mio mondo,loro non lo sanno ma momento dopo momento la mia coscienza li sta cacciando via,sospinta dalla mia convinzione che nessuno può aiutarmi perché nessuno può capirmi,anche se mi conosce da una vita.E alla fine sono rimasto solo io nel mio mondo,ho tanto spazio per fare lunghe passeggiate e perdermi nella mia coscienza.Se potessi,butterei via anche Davide fuori dal mio privè ma non ci riesco,e così resto solo con me stesso a vagare nel mio universo sempre più grande e sempre più vuoto.C’è solo tanta polvere,tante figure evanescenti in lontananza,una sigaretta e un accendino:ora provo a fumarmi un po’ di me,chissà che il fumo non disegni una strada,così potrei seguirla per vedere dove mi porta.La notte non è più così nera,da qualche parte a est il sole sarà già spuntato,il nero sta lasciando il posto ed un blu un po’ meno scuro man mano che passa il tempo,è il giorno che torna,e per la prima volta la notte che va via mi rasserena.Mi immagino a Canosa,il sole che sorge,le campagne,la città che si sveglia,i primi rumori dei trattori dei contadini,odore di caffè del bar di Pasquale,casa mia,mamma che tra non molto si sveglierà e penserà a me,penso che ogni volta che mi pensi le venga una fitta al cuore,e viene anche a me se penso che sia così.Stamattina mi manca casa mia,ora che è estate,ora che l’aria si riempie di una tranquillità diversa,non proprio serenità ma che vagamente profuma di fiducia.Il mio cervello è in posizione fetale.Torino 17 giugno 200504:36"Quello che non c'è" Afterhours