1,nessuno&centomila

Post N° 572


Sono caduta in una rete dagli strani intrecci, intrappolata nella ragnatela delle voglie e dei gesti perfetti, dove i respiri diventano inaspettati gemiti e si inciampa facilmente in sorrisi e frasi di circostanza. Io e te siamo due dei tanti nel gioco della seduzione, gli odori si mischiano e diventano un solo profumo, sconosciuto e quotidiano, ricordo di notti d'estate in un casale in aperta campagna o di un lettino nero in uno studio al centro del paese dalle vie strette e rigorosamente in salita. Ricordo le finestre dipinte d'un azzurro cielo quando proprio il cielo è un manto di stelle ch tu indichi con le dita disegnando i contorni delle costellazioni e poi porti quelle stesse dita sul mio viso seguendone il profilo e fingendo che sia amore, lo stesso amore che consumavamo col rumore delle onde in lontananza e lo stereo acceso trasmette canzoni che io non ho mai scoltato e che tu canticchi distratto spostandomi i capelli dalla fronte.Forse avrei potuto amarti, avrei potuto innamorarmi dell'uomo che una notte ha pianto tra le mie braccia urlandomi il bisogno che aveva di me. Scoprirti così fragile mi ha portato per un attimo ad abbassare la guardia e a passarti l'indice sotto gli occhi per asciugarti le lacrime amare dell'ancora più amara scoperta di essere di essere indifeso... Come al solito sono la più forte, la più stronza e l'ho capito quando ormai credevo di non poter fare a meno di te e delle tue carezze soffici e calcolate.Non sapevo che quel penultimo bacio davanti alla porta di casa tua sarebbe stato un addio, perchè quella notte ti ho sentito mio, perchè quella notte abbiamo fatto l'amore  sognando che quello fosse l'inizio...Mi scopro sempre più simile a te nell'essere innamorata dell'amore, dell'innamoramento, nell'essere incapace d'amare, trovandomi bene solo nei momenti in cui tutto è sospeso e avvolto da incertezze e dubbi. Surreale, così ho sempre definito questa storia...mai una parola che somigliasse a un "noi" o ad un "domani".... a volte avrei voluto raccontarti quelle piccole cose inutili che colorano un po' la vita..."sai che mi hanno portato il divano nuovo?", "ieri sera sono stata al pub", "sai che spesso mi sento sola?"... Ma poi nelle parole di quella lettera ho letto la tua di solitudine, ho visto gli abissi in cui spesso sprofondi appigliandoti al nulla per cercare di risalire e allora ho taciuto il mio bisogno d'averti accanto perchè ho capito che l'uomo forte che credevo fossi non era mai esistito se non nelle mie fantasie..... So che puoi essere migliore di quello che sei...lo so....ma tu hai più paura di me e per nasconderlo saltelli da una bocca all'altra senza preoccuparti dei sentimenti e delle conseguenze...credi che tutto sia vero solo nell'attimo in cui si vive, solo nell'istante in cui accade, ma qualche segno rimane, rimane sempre...Io, invece, per paura di perdere qualcuno spesso preferisco non averlo affatto e la mia vita è piena di vuoti e di buchi che nessuno può riempire....non ho più voglia di fare quella cena domani....