1,nessuno&centomila

Post N° 627


Ho ritrovato le mie parole...galleggiavano sulle piccole increspature del lago, portate a riva da un vento leggero...e ho scritto pagine di paesaggi e pensieri...credo di aver trovato la mia casa: acqua, terra e cielo e un sole timido nascosto dietro alle nuvole bianche sfumate di grigio...E stanotte la Punto grigia di S. cantava Vasco e si dirigeva verso un locale sulla spiaggia pieno di visi sconosciuti e musica ad alto volume.poi gli amici che mi chiedono dove vado nelle settimane in cui non rispondo al telefono e non mi si vede il finesettimana col bichiere di rosso in mano...Lascio semplicemente scorrere il tempo, inerme e passiva, scivolo ad occhi chiusi sui miei pensieri e non sento solitudine e vuoti perchè mi rifugio nelle parole, ma questo loro non lo sanno...In fondo non esiste una persona che mi conosce davvero, perchè a volte il pagliaccio si toglie il trucco senza nemmeno specchiarsi per la paura di non riconoscersi.E se prima avevo paura adesso sono serena.Ho riaperto il libri anche se con un po' di superficialità, ma mi trovo di nuovo bene tra intervisti, questionari, relazioni oggettuali, pulsione di morte, meccanismi di difesa e disturbi di personalità, è lì che ho sempre sognato di stare e lunedì suonerò il campanello del reparto e lascerò la porta chiudersi dietro le mie spalle.Reparto psichiatrico, a due passi dai detenuti, distaccato dall'ospedale vero e proprio.In questo momento nemmeno l'idea di laurearmi mi spaventa più...qualsiasi cosa andrò a fare non mi importa, l'importante è aver realizzato il sogno di conoscere cosa ne pensava Freud dei sogni, l'invidia della Klein, lo stato simbiotico della Mahaler, i modelli operativi interni di Bowlby e la strange situation, i principi di equifinalità, la resilienza e tante altre cose....Del resto non mi importa più....