1,nessuno&centomila

Post N° 638


Giorni fa avevo scritto un post che poi non ho pubblicato.Lo sentivo troppo intimo, troppo mio, cosa che sembrerà strano a chi conosce almeno un po' il mio blog.Era una lettera.Poi ieri sera la tua telefonata.Il solo pensiero di poterti perdere mi ha mandato fuori di testa.Lavorando al pronto soccorso ne vedo di tutti i colori ogni giorno, ma quando succede a te, quando ti riguarda da vicino, è tutta un'altra cosa.Ora rimpiango di aver cancellato quella lettera, di non averla scritta a penna, di non avertela consegnata.Sono due anni che non ti scrivo una lettera, da quando mi hai detto "vado a convivere, mi trasferisco proprio il giorno del tuo compleanno"E in un attimo ho rivisto tutta la nostra infanzia, bicicletta, motorino, patente, andare a scuola a piedi, le prima volte in discoteca e tutto quello che si condivide con la propria, inseparabile, vicina di casa.Troppo spesso si danno le cose per scontato, si tende a pensare che determinate persone ci accompagneranno sempre, invece può anche non essere così.Mi hai fatto spaventare a morte e, inevitabilmente, riflettere.Ci vorrà molto prima che le cose tornino alla normalità, ma per ora sembri fuori pericolo.La prossima volta che mi fai prendere una paura del genere ti picchio così ti ci mando io all'ospedale.Te vojo bene scema.....