1,nessuno&centomila

Post N° 656


Uno nessuno centomila… e sembra di stare nella casa degli specchi, un’immagine, poi il nulla e a volte mille te… e così ti leggo. Era autunno, e fra poco ne ritornerà un altro, con le sue giornate indefinite e il freddo che entra tra i vestiti troppo leggeri….e così ti leggo con in sottofondo la canzone triste che mi hai mandato…Cerchiamo la verità? Quanto in fondo bisogna scavare per trovare la vera te? Quella che sinceramente apre le porte della seconda fortezza e ti invita a cena?E sorrido come le marionette dei vecchi teatrini per bambini, con quelle labbra dipinte e quel cuore di stoffa…un po’ me e un po’ te…A volte leggo qui parole che sembrano le luci di quella Las Vegas che ancora non ho visto… troppo pompose, troppo sicure di se, troppo rigidamente immutabili, tutti che credono di passeggiare con l’IO altrui in tasca, eppure quel io se ne sta nello stesso cantuccio, di quando, il 19 novembre apriva il blog, gioca con le parole, si veste di sinonimi e contrari, cavalca i verbi, ma a fine serata torna nella sua fortezza e dall’alto della torre osserva il mondo, lo annusa, lo respira, lo tocca e chiude la finestra.Identicamente diverse…il faro…la macchina che va contro l’orizzonte…’Niente miele, solo bicarbonato grazie.’ … per me le sfumature… per te i dettagli… il silenzio…le risate…Non si può tracciare nero su bianco un rapporto, perché mi mancano le parole per scrivere su qualcosa che non conosco, perché tutto il bello, tutta la comprensione, tutto il Noi sembra avere un’anima propria …e allora mi limito a vivere, perché forse più bello che descrivere una grand’amicizia, è averne una.