1,nessuno&centomila

Post N° 660


L'aria arriva tiepida sotto i piedi asciugando quel po' di vino che ho fatto cadere ad inizio serata.La Panda verde è ferma con le ruote a pochi centimetri dal marciapiede che delimita il prato.Abbasso un poco il finestrino, il necessario a far uscire la voce e a non far entrare il freddo."Le chiaviiiiiiii"Poi richiudo e il bassista mi fa segno di scendere.Lo devo fare e D. con me.Tre giri di serratura, la porta aperta e un po' di calduccio.Rimango ferma in mezzo alla seconda stanza, quella senza porta e paso lo sguardo sui resti delle precedenti rappresentazioni teatrali."Quelle sedie sono uguali a quelle che aveva in sala mia nonna""Sai che le avevo anch'io?""mah sì... adesso che ci penso anch'io..."Tiro fuori la penultima sigaretta del pacchetto, S. mi guarda e mi parla con gli occhi, la rimetto nel pacchetto e lui tira fuori il tabacco.S., il battersita, è stao il primo componente del gruppo che ho conosciuto, quello con cui forse mi trovo meglio a "non-parlare", abbiamo passato più tempoa fumare in silenzio spalla contro spalla che a parlare.Si ride con i doppi sensi del libretto di istruzioni e io esco fuori.Punto i piedi sullo scalino dell'ingresso.Mi dondolo, con l'aria fredda che mi fa rabbrividire.Guardo il prato umido e capisco.Capisco che l'estate è finita.Capisco che tutto inizia per poi finire.Ma non è detto che ricominci.Capisco che non può esserci sempre il sole, che le cose devono evolversi, crescere e cambiare, che senza pioggia questo no può accadere.