1,nessuno&centomila

Post N° 669


E poi il buioIl sole disegna un cerchio rutilante sul telo di lino delle nuvole sfilacciate frapposte alla mia sbirciata distratta, e con morbida perfezione la circonferenza si adagia sul lungo crinale del monte, dietro il quale scenderą in qualche placido istante. La finestra socchiusa sfiora la sedia, e fluisce un carezzevole soffio che lambisce i miei piedi con invisibile avvolgimento: io penso all'effusione di un abbraccio rapito ai dispetti del tempo, a un amore caldo come il raggio di luna degli innamorati. E quando la luna verrą sarą la stessa di allora? Quella che di noi farą di nuovo una cosa sola? E quando la luna verrą sarą la stessa di allora? Quella che dopo ci porterą alle carezze dell'aurora? Il sole disegna mezzo cerchio esitante su sbuffi di nuvole andate e Oriente indorato risponde all'acceso Ponente. Guardo le rocce innevate nel blu luminoso: sei lą con lo sguardo, lo stesso che mi hai regalato lasciandomi solo. Ti ho persa quel giorno e mai pił ho ritrovato la scia deliziosa del tuo fascinare, e se fosse successo mi avresti rivisto scodinzolare... (devono aver diviso in due il mondo, e penso di essere dalla parte sbagliata). E quando la luna verrą sarą la stessa di allora? Quella che di noi farą di nuovo una cosa sola? E quando la luna verrą sarą la stessa di allora? Quella che dopo ci porterą alle carezze dell'aurora? Ora il sole disegna un commiato straziante di squarci roventi fra nuvole ostili, veloci nel giungere a frotte sui miei capogiri. Nell'ombra del monte mi pento di averti lasciata tornare.