1,nessuno&centomila

Post N° 677


Nemmeno un filo di vento, nemmeno una nuvola.Mi siedo sul muretto aiutandomi con due mani. La canzone di Battisti del karaoke arriva fin qui, mentre frugo nella borsa per cercare l'accendino.Poi con lo sguado seguo i contorni confusi del fumo e l'occhio cade lģ: sul vecchio castello in rovina.E rimango cosģ, a guardare il cielo attraverso una delle tante finestre lassł, un cielo nč azzurro nč blu, dello stesso colore di queste lettere.Penso a quanto a volte si ride per delle scemenze, una sera intera  a tirarsi i sottobicchieri di carta manco fossimo bambini delle elementari.E poi al tavolo all'angolo c'č lei, con gli occhi dello stesso colore di questo cielo, seduta accanto a lui che partirą domani e ritornerą chissą quando.Lei č l'unica a non ridere, continua a fissarlo con un'espressione indefinita.Fra loro un bicchiere mezzo vuoto e un mondo intero.E all'improvviso lei si alza, prende il microfono e canta "minuetto" solo per lui, lui che sembra ignorarla e continua a ridere con gli amici, che si limita a storcere il naso quando lei stona, ma nemmeno la guarda.Perchč, a volte, č tutto inutile.