Perchè se i fiori sono in vetro non possono durare, non puoi coglierli perchè non hanno radici, non li puoi respirare, non ne puoi ricordare l'odore, devi solo averne cura in quel vaso azzurro che non ha bisogno nemmeno d'acqua.Io non sono fatta per il vetro, sono maldestra e impacciata, poco vanitosa... sono sì fragile, ma in fondo indistruttibile e non mi frantumo in mille pezzi cadendo a terra.Odiavo quel tintinnio ogni volta che facevamo l'amore, quello strusciare piano e lento di vetro contro vetro.Ricordo anche il giorno in cui ho rotto la spiga di grano.Non so come è caduta e il raccolto è andato a farsi fottere nel senso che per raccogliere tutti i pezzettini ci son voluti almeno 3 giorni e stare attenti a non camminare scalzi.Cosa posso farci se non mi manchi? Se non mi mancano i film visti nei giorni di pioggia sotto il piumone, le tue mille piccole asfissianti attenzioni, il mio non parlare e il tuo piangere piangere e piangere.Cosa posso farci se quando ascolto la nostra canzone penso ad un altro e non a te? Se quando mi hai detto che stavi con un'altra ho semplicemente pensato "almeno me lo sono tolta dalle palle".Credo tu abbia sempre capito poco di me.Mi vedevi fragile e indifesa mentre in realtà eri tu ad essere così.Col tuo metro e novanta ti rifugiavi nei miei 30 centimetri in meno pensando che a me fare l'infermiera piacesse.Avevo solo bisogno di un uomo, di uno che mi tenesse testa e mi mandasse a fanculo per ogni bastardata che mi passava per la testa.No, il tradimento no, questo mai.Non l'ho fatto nemmeno quella sera che.... no, nemmeno un bacio.E poi un giorno, all'improvviso dirti basta, in un parcheggio pieno di neve e il fiato grosso che appanna i vetri.Poi la telefonata di D. "ma che cazzo fai?" e poi ridere, credevo almeno lui avrebbe capito.Poi il mio pub.Poi torna lui, per caso passa di qua e mi sorride ancora come gli anni passati, sulla stessa porta con lo stesso cuore che batte e non si ferma.E per un attimo pensare che il mondo stava aspettando solo me.Ma solo un attimo.Poi convincersi che ormai è tardi nonostante il mio cuore batta più in quei pochi minuti che nei 3 anni perecedenti.Arresa all'evidenza.Poi è arrivato lui: i giochi, le luci, filari di noccioli e il lettino nero dello studio.Le sue mille donne e la mia indifferenza.L'attrazione e la voglia, l'intesa, i perfetti incastri.Poi sto tornando io, io che non sono vetro colorato e non lo sarò mai."Perchè...se...se le cosevanno per le lunghe....se durano più di un mese....Due mesi...""Due o tre anni...""Sì...insomma, se vanno per le lunghe poi è un casino..."Maggio 2006
Post N° 707
Perchè se i fiori sono in vetro non possono durare, non puoi coglierli perchè non hanno radici, non li puoi respirare, non ne puoi ricordare l'odore, devi solo averne cura in quel vaso azzurro che non ha bisogno nemmeno d'acqua.Io non sono fatta per il vetro, sono maldestra e impacciata, poco vanitosa... sono sì fragile, ma in fondo indistruttibile e non mi frantumo in mille pezzi cadendo a terra.Odiavo quel tintinnio ogni volta che facevamo l'amore, quello strusciare piano e lento di vetro contro vetro.Ricordo anche il giorno in cui ho rotto la spiga di grano.Non so come è caduta e il raccolto è andato a farsi fottere nel senso che per raccogliere tutti i pezzettini ci son voluti almeno 3 giorni e stare attenti a non camminare scalzi.Cosa posso farci se non mi manchi? Se non mi mancano i film visti nei giorni di pioggia sotto il piumone, le tue mille piccole asfissianti attenzioni, il mio non parlare e il tuo piangere piangere e piangere.Cosa posso farci se quando ascolto la nostra canzone penso ad un altro e non a te? Se quando mi hai detto che stavi con un'altra ho semplicemente pensato "almeno me lo sono tolta dalle palle".Credo tu abbia sempre capito poco di me.Mi vedevi fragile e indifesa mentre in realtà eri tu ad essere così.Col tuo metro e novanta ti rifugiavi nei miei 30 centimetri in meno pensando che a me fare l'infermiera piacesse.Avevo solo bisogno di un uomo, di uno che mi tenesse testa e mi mandasse a fanculo per ogni bastardata che mi passava per la testa.No, il tradimento no, questo mai.Non l'ho fatto nemmeno quella sera che.... no, nemmeno un bacio.E poi un giorno, all'improvviso dirti basta, in un parcheggio pieno di neve e il fiato grosso che appanna i vetri.Poi la telefonata di D. "ma che cazzo fai?" e poi ridere, credevo almeno lui avrebbe capito.Poi il mio pub.Poi torna lui, per caso passa di qua e mi sorride ancora come gli anni passati, sulla stessa porta con lo stesso cuore che batte e non si ferma.E per un attimo pensare che il mondo stava aspettando solo me.Ma solo un attimo.Poi convincersi che ormai è tardi nonostante il mio cuore batta più in quei pochi minuti che nei 3 anni perecedenti.Arresa all'evidenza.Poi è arrivato lui: i giochi, le luci, filari di noccioli e il lettino nero dello studio.Le sue mille donne e la mia indifferenza.L'attrazione e la voglia, l'intesa, i perfetti incastri.Poi sto tornando io, io che non sono vetro colorato e non lo sarò mai."Perchè...se...se le cosevanno per le lunghe....se durano più di un mese....Due mesi...""Due o tre anni...""Sì...insomma, se vanno per le lunghe poi è un casino..."Maggio 2006