Le mani di B. e i tuoi occhi azzurri.I miei 15 anni son tornati come se il tempo non fosse mai passato.Tra le tue mani.Vorrei amarti come mi ami tu: nel silenzio di tutte le cose che non ti ho detto, nel dolore dei miei errori, nella voglia dei baci che non ti ho dato.Perchè tu di me conosci ogni espressione del viso, ogni silenzio, il significato di ogni sguardo, ogni piega e ogni angolo buio.Perchè di te conosco e anticipo ogni gesto, i sorrisi e l'intonazione delle parole ancor prima che tu apra bocca.Uccidimi così, come tante volte ti ho ucciso io: in un bacio e nelle mani che scivolano sulle mie voglie mentre le pietre del vecchio borgo riconoscono i due ragazzini che eravamo.La stessa via, la stessa voglia, il tuo inconfondibile odore."dimmelo""non sono capace""allora me ne vado""no, non te ne andare""ma cosa vuoi da me?""non lo so, ma ho bisogno di un tuo abbraccio"E stavolta non servirà tirarti con un dito per i passanti dei pantaloni per farti tornare indietro."Sto diventando stronzo anch'io, me ne vado per non soffrire...come dici sempre tu è meglio così"Rimango in silenzio a guardarti camminare di spalle mentre B. andandosene mi si avvicina per sussurrarmi qualcosa che non ho nessuna voglia d'ascoltare.Sei l'unico uomo al mondo capace di vincermi.E stavolta hai vinto davanti a chi credevi t'avesse sconfitto.Ti voglio bene.Un bene infinito anche se non merito niente, nemmeno quel bacio tra la porta e il tavolino.
Post N° 737
Le mani di B. e i tuoi occhi azzurri.I miei 15 anni son tornati come se il tempo non fosse mai passato.Tra le tue mani.Vorrei amarti come mi ami tu: nel silenzio di tutte le cose che non ti ho detto, nel dolore dei miei errori, nella voglia dei baci che non ti ho dato.Perchè tu di me conosci ogni espressione del viso, ogni silenzio, il significato di ogni sguardo, ogni piega e ogni angolo buio.Perchè di te conosco e anticipo ogni gesto, i sorrisi e l'intonazione delle parole ancor prima che tu apra bocca.Uccidimi così, come tante volte ti ho ucciso io: in un bacio e nelle mani che scivolano sulle mie voglie mentre le pietre del vecchio borgo riconoscono i due ragazzini che eravamo.La stessa via, la stessa voglia, il tuo inconfondibile odore."dimmelo""non sono capace""allora me ne vado""no, non te ne andare""ma cosa vuoi da me?""non lo so, ma ho bisogno di un tuo abbraccio"E stavolta non servirà tirarti con un dito per i passanti dei pantaloni per farti tornare indietro."Sto diventando stronzo anch'io, me ne vado per non soffrire...come dici sempre tu è meglio così"Rimango in silenzio a guardarti camminare di spalle mentre B. andandosene mi si avvicina per sussurrarmi qualcosa che non ho nessuna voglia d'ascoltare.Sei l'unico uomo al mondo capace di vincermi.E stavolta hai vinto davanti a chi credevi t'avesse sconfitto.Ti voglio bene.Un bene infinito anche se non merito niente, nemmeno quel bacio tra la porta e il tavolino.