1,nessuno&centomila

Post N° 782


La verità è che volevo imprigionarti, chiuderti nel mio castello in rovina dicendoti di non preoccuparti, non ti chiederò di deporre le armi.Mi piace vederti muovere un po' goffamente a causa dqlla pesante armatura e di quella spada tagliente che hai come lingua e che ferisce soprattutto quando non parli.A fare da guardia alla fortezza ci sono tutte le cose non dette, le lettere che avrei voluto scriverti, le carezze che t'avrei dato d'istinto e che ho soffocato chiudendo il pugno.Tutti i nostri gesti calcolati invece sono lì, al posto dell'acqua nel fossato e i coccodrilli sono tutte le volte che non siamo stati sinceri....non si può contarli...davvero non si può...Su ogni porta c'è l'immagine fantastica di una delle infinite volte in cui t'avrei voluto nella mia vita o esser stata nella tua e non ti ho cercato o non ti ho risposto, potremmo entrare, anche solo per dare un'occhiata e poi andarcene oppure rimanere lì a vivere dove ci piace di più...Oppure puoi anche continuare a vagare per i corridoi, come ti piace tanto fare, come io continuo a fare e ogni tanto potremmo incontrarci e perderci quel tanto che basta per accorgersi che è tutto vero...è tutto assurdo ma vero...Ma come ponte levatoio, l'unica via uscita, c'è l'amore... e finché non lo tireremo fuori non potremmo tornare a vivere (o viverci) nel mondo reale.... L'immagine è stata rubata, come al solito, dal blog di Leo... credo che stavolta sia proprio lui l'autore della foto.