1,nessuno&centomila

Post N° 819


Guardavo il tramonto arrivato ormai alle sfumature del viola e gli alberi sembravano esser neri contro quello sfondo: piccole meraviglie della natura.Ho respirato la stessa aria del giorno prima e l'ho sentita più pesante, come se qualcuno l'avesse inquinata, o forse mi son portata addosso l'aria che si è respirata al gruppo d'ascolto, oggi pomeriggio più triste del solito.Non so se vi è mai capitato di sentirvi raccontare da un uomo adulto gli abusi sessuali subiti, non so se avete idea dell'atmosfera che si crea se ad ascoltare ci sono altre sette persone e nessuna di queste si azzarda a fiatare e a qualcuna di queste scappa una lacrima che sfugge al controllo.... l'empatia che si crea e la sofferenza che si sente sembra poter essere anche toccata e non sempre si riescono a trovare le parole giuste da dire e allora si rimane in silenzio mentre il racconto continua ad arricchirsi di particolari...Spesso le passo così le mie giornate: ad ascoltare le sofferenze degli altri e a volte mi capita anche di incontrare persone con storie simili alla mia e mi chiedo se un giorno passerò dall'altra parte, da quella del paziente e non più dell'operatore.Poi rido di me e dei miei pensieriPoi smetto di ridere e mi accorgo che non sarebbe poi così strano se accadesse.Poi ci rido di nuovo di gusto.Ora smetto di ridere e me ne vado a letto.Se non mi faccio viva entro domani sera con nessuno di voi vuol dire che mi hanno ricoverato...PS se mi venite a trovare e volete portarmi i cioccolatini tutti tranne i mon cheri...non mi piacciono....