1,nessuno&centomila

Post N° 828


Respira ancora un po', toglimi ancora aria e poi ridammela inquinata se vuoi...Scuoti il mio silenzio e prova a vedere se ne escono parole, dissociate e distratte, da ricomporre...Cammina nel mio buio e vedi se c'è da aver paura...ci sarebbe da capire solo quello che non si può capire ed è inutile tentare...anch'io arranco a volte, poi mi stanco e mi lascio caderechi se ne frega se il mondo pensa che ho mollato, tanto loro non sanno quant'è lunga la notte a volte...La notte di qualche anno fa, quando ho deciso di andar via perchè davvero dover combattere contro chi vuole morire dopo aver lasciato morire -e non è solo un gioco di parole- era abbastanza...E certe cose bisogna farle da soli, nonostante le percosse e le assurde parole...inutile alzare il telefono...bisogna solo rimanere lucidi e salvare la vita di chi ha rovinato la tua....Ho guardato la sua ferita sulla fronte cacciar fuori sangue e caricato il peso di un uomo che è quasi il doppio di me...trascinandolo come fosse già morto...Non c'era nessun nome sulla mia lista da chiamare...solo la mia ragione, solo la razionalità...e non chiedermi perchè non perdo mai il controllo, perchè mi spaventa a morte che succeda..."tu" quella notte non c'eri a chiudere a chiavi porte e a chiamare ambulanze che non sarebbero arrivate..."tu" quella notte non c'eri con la voglia di uccidere una donna per salvare un uomo e invece stringere solo forte le braccia provocando sciocchi lividi per poi sentirti dire di aver sbagliato...a volte si deve far da madri ai propri padri, anche se una madre in fondo non l'hai avuta davvero e un padre nemmeno, ma con la fantasia tutto è possibile...ci si inventa un ruolo, si indossa una maschera e si percorre una strada che non sai dove porterà...A chi la racconto la mia vita se anch'io non posso far altro che riderne?e in fondo nemmeno lui la conosce, ma lui conosce me e a volte siam caduti in quell'oblio insieme perchè non voleva lasciarmi la mano....ma io non potevo continuare a fargli questo...spesso si preferisce soffrire che far soffrire...spesso si sbaglia e non si può recuperare...Forse dovrei spiegare perchè odio i tavor...forse dovrei riuscire a capire come ho fatto a non esplodere....chissà da dove viene tutto questo autocontrollo...Era la mia lucidità a spaventarmi più della situazione, il modo in cui valutavo pro e contro, in cui non sentivo dolore o paura, il modo in cui ho dimenticato alcune parti di quella notte e dei giorni seguenti o come ho rimosso la notte di qualche anno prima...la brutalità con cui son diventata adulta senza esser mai stata bambina, senza mai imparare cos'è il senso di responsabilità o averlo talmente innato da non permettermi di vivere....perchè l'amore mi è sempre stato dato come se miregalassero la luna nel pozzo...e allora ho smesso di credere che esista...Eppure l'amore c'è...è lì, dentro la canna del fucile...ma non posso mica uccidere per provare ad amare...