1,nessuno&centomila

Post N° 882


La mia mente naufraga nelle nostre diversità, nel tuo progettare e nel mio vivere alla giornata, nei miei ritardi e nella tua puntualità, scivola sulla tua pelle scura e sulla mia chiara da sembrare latte.E poi i tuoi occhi così scuri che sembrano non avere fine eppure ci si può guardare attraverso.Però ogni tanto mi permetto ancora di cadere, solo un attimo, giusto per il gusto di rialzarsi."...il bello di star qui in questa stagione è il non riuscire a distinguere il rumore dell'acqua che muore sulla spiaggia da quello del vento che mi ricopre la macchina di foglie e si fuma la mia sigaretta.Le cose più importanti della mia vita son state decise qui, su queste rive.Me ne sto qui a guardare migliaia di lucine colorate, alcune ad intermittenza e chissà dove va tutta questa gente, in questa specie di girotondo intorno a questo lago.Sono mai stata una persona felice? Lo chiedo a te che mi conosci praticamente da sempre, perché tu lo sai quanto son capace di camminarci dentro nella notte, tu lo sai quant'è nero il mio buio, tu eri quello che cercava di trascinarmi via e si insinuava piano tra i miei silenzi senza disturbare nemmeno con un sospiro.Tu che eri nei miei quindic'anni e nei miei ventitrè, ho sperato che ci fossi anche nei miei 24 e sarebbe bello starsene qui, nessun bacio, senza far l'amore, solo braccia e respiri.E poi la vita ci porta sempre da qualche altra parte.Queste piccole montagne le ricordo a memoria, ogni tanto chiudo gli occhi e scopro d'averne impressi i contorni irregolari.Le sette e mezzo di sera, le stelle senza nessuna luna, quasi ora di cena, quattro giorni a Natale."
[ed era questo il panorama che vedevo mentre scrivevo quelle parole, avevo parcheggiato proprio lì, a due passi dalla spiaggia, tanto vicino da aver paura di caderci dentro, al lago.]