1,nessuno&centomila

Post N° 906


Avremmo dovuto arrenderci prima, smettere di crederci e invece tu continuavi ad aggrapparti ad ogni speranza e io facevo finta di lottare.Nel vestirmi di fretta avevo dimenticato d'indossare il buonsenso, la tua razionalità era invece rimasta impigliata nel canceletto d'entrata, quello su cui mi stavi aspettando.Dietro la porta c'erano tutti gli anni di cose non dette, di errori e incomprensioni, di tradimenti e silenzi.Ma c'è stato un attimo in cui avremmo potuto anche ricaderci, con la fronte contro la tua e le labbra troppo vicine, la minima distanza, quella che racchiude tutte le attese del mondo. Ce la siamo fatta durare il più possibile quella distanza.Poi è arrivata la fretta e qualcosa ti ha tradito, qualcosa stonava con la purezza dei sentimenti che dicevamo di provare.Cercavi risposte nascoste già in ogni singolo gesto, implicite già nel semplice fatto di essere qui.All'improvviso ti ho visto come forse avrei dovuto, con gli stessi poster alle pareti di diec'anni fa e la stessa espressione."devo smetterla di desiderarti così tanto"E' stato in quel momento, credo, a quelle tue parole, che qualcosa si è rotto.Definitivamente.Tutti i minuti e le ore passati insieme son scivolati giù come perle che si sfilano da una collana e nel camminarci sopra stavo ben attenta a non cadere, tu continuavi ad arrancare ed io ho capito che ero divenata di nuovo la più forte.Non avevo bisogno delle tue braccia, della tua voce."avevo dimenticato quanto fossi bella"Avevo dimenticato perchè non ha mai funzionato tra noi.Ed è così che è finita, quando ho cominciato a dire tutto quello che non avrei dovuto dire e tu a fare tutto quello che non avresti dovuto fare.Ci si può uccidere anche con pochi gesti e qualche parola.Tu sei morto, lì, in quell'angolo di cuore che era sempre stato tuo.Ho chiuso la porta con te che mi gridavi "perdono" e io che minacciavo vendetta.In macchina, appena acceso lo stereo la "tua" Elisa cantava "Quante cose che non sai di me Quante cose che non puoi sapere" Ha ragione Elisa.