1,nessuno&centomila

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[(im)]perfezioni.(di ieri).Il tempo se n'era a scorrere da qualche altra parte quella notte, la luna rimaneva immobile e brillante facendo impallidire le stelle.Sotto le dita avevo pelle e desiderio.Non c'era razionalitā in nessuno di quei gesti, solo isitinto.puro istinto.Nessuno dei due si chiedeva cosa stesse accadendo, lo sapevamo con ogni pių piccola parte del nostro corpo, escluso il cervello.E' che a volte, semplicemente, si vive.Un po' come respirare: nessuno pensa come e se farlo, lo fa e basta.Appena giugno e il caldo velava i corpi distesi.Quella candela lā non si consuma, si limita a ridisegnare come ombre sul muro quello che le mie dita scrivono sul tuo corpo.E non lo so se i miei occhi sono aperti o chiusi mentre la lingua scivola tra il tuo collo e la spalla.Forse č questa l'essenza delle cose.E' stata l'unica cosa che ho pensato quando hai poggiato la testa su lmio ventre piatto e la luce fioca dell'alba ti ha illuminato per metā.Sarā stato per la tua inconsapevolezza di perfezione in ogni gesto o per il tuo sembrare a tuo agio in qualsiasi luogo.Se un giorno qualcuno dovesse chiedermi se sono mai stata innamorata credo che gli racconterei una di quelle notti.Ché con te i sentimenti diventavano solo parole, era tutta una fuga e una lotta, una conquista di centimetri di pelle e pezzi di vita.Ci prendevamo cosė, sulla lama di una spada affilata e portavo a casa le mie ferite come un trofeo.E chi lo sa se č durata un attimo o un anno.Certe cose non hanno nč un inizio nč una fine.