1,nessuno&centomila

Post N° 914


Ed avrei voluto infilarci le dita, nella notte, ma ho trovato il muro dei tuoi pensieri ad impedirmi d'entrarci dentro. Perché in quella notte tu hai imparato a camminarci ormai, mentre io continuo ad inciampare tra le stelle e cado sulla luna, trovandomi a terra con i palmi delle mani aperti.Cratere.[Lui:E non mi far parlaree non mi far direquello che vorrei dire]E non c'è più niente da dire o da fare ormai, ce ne stiamo qua a ricordare i vecchi tempi come fosse passata una vita e a parlare d'amici comuni, di cene da organizzare, della taverna da arredare.[Lei:che buffo trovarsi quia dire e a non fare.Non me ne andrei]Però potrei scivolarci ancora una volta in quel letto, basterebbe solo respirarti ancora un po'.Dandoci tutto quello che possiamo darci: ogni centimetro di pelle.Sarebbe talmente naturale che potrei farlo anche qui, mentre fissi le mie labbra che si poggiano sul bicchiere e anche tu ordini un Morellino.E tra la folla e la fila alla cassa ci perdiamo per poi ritrovarci seduti allo stesso tavolo quando accavallo le gambe tu parli delle mie cosce e delle mie minigonne [Lui: lasciamo starenon farmi parlarenon farmi dire...]E riderti addosso di un riso di piacere, di piacere di rivederti in mezzo alla gente senza quattro mura e la voglia irrefrenabile.[Lei: quasi quasi glielo dicoche sono felicemi basta solo alzare l'indiceper indicarne il motivo]E l'indice indicherebbe due occhi neri e un sorriso bianco sfoggiato a quel tavolino laggiù, di sole donne.Gli stessi occhi neri che m'hanno preso per lo sguardo e m'hanno riportato a casa dandomi mille baci e poi quello della buonanotte.