1,nessuno&centomila

Post


"Quello"Avevamo solo bisogno, forse, di tutto quello starci addosso, di pelle e tatto, di sensazioni di non confine, quella sensazione che tra noi non ha mai avuto un nome perché non abbiamo mai avuto bisogno di chiamarla per riconoscerla. Eppure ce ne stupiamo ancora, nel semibuio all'arrivo di una nuova alba, mentre la luce filtra nei piccoli spazi tra il tuo corpo e il mio e tu cerchi di colmarli muovendoti lento e poi veloce ed è sesso ed è amore ed è bisogno forse. "spesso ho pensato che io e te siamo stati solo questo"Ma "questo" cos'è? e perchè non si riesce ancora a controllarlo nonostante gli sforzi e le strade lontane?E' stato come un caderci di nuovo dentro, nell'attimo esatto in cui hai cercato le mie labbra hai azzerato l'anno passato a sfuggire a tutto "questo". Poco importa chi c'era di mezzo, chi ne soffrirà o i sensi di colpa che ne verranno. Lo sapevi, come lo sapevo io che sarebbe successo e non abbiamo fatto nulla per evitarlo e null'altro avremmo potuto fare."Avevo dimenticato quanto fosse semplice..." e sentirti dentro di me e lasciarti fare e rubarti la scena e non accorgersi di nient'altro che non sia la tua pelle e i tuoi respiri.Ed è qualcosa di totale, che non lascia spazio per pensieri o ragione, è puro istinto e sensazioni, è tatto e udito e vista e profumo che dimentico ma ogni volta riconosco.E' sapere che quando me ne andrò mi rimarrà il tuo corpo addosso anche se tornerai altrove a vivere come hai fatto fin'ora. Ci son poche cose che il tempo non riesce a consumare o sminuire, poche cose che mantengono sempre la primitiva intensità, poche cose di cui non si consumano gli angolo o non si affievolisce l'odore. "Questo" è una di quelle cose.Il modo in cui tremi o vibri lasciando scivolare le tue mani sull'incavo della schiena, lo stesso modo in cui io le accolgo e non avevo mai trovato quel perfetto equilibrio di concavo e convesso tra pance, spalle, mani, braccia, schiene, teste, colli. Tra me e te.