1,nessuno&centomila

Post N° 962


C'è che più in la' non si poteva andare, nè quella notte nè i giorni successivi.C'è un momento in cui ti perdi in un paio d'occhi e in parole che non avresti mai creduto di poter pronunciare e capisci di essere arrivata.Ci sono gesti che vivono in un altro tempo, che non hanno nè un prima nè un dopo.Gli attimi dove sei nell'unico posto in cui vorresti essere a fare l'unica cosa che vorresti fare: sfiorarlo, tremando, con un dito sulla guancia o prendergli la testa fra le mani e baciarlo.C'è che più male e più bene di così non potevamo farci, nè potevamo inventare nuove bugie.C'è che certe volte si capisce subito di vivere qualcosa di magico senza aspettare che sia finita per accorgersene, ma comunque non si può far niente per evitare l'inevitabile.C'è che certe persone non ti cambiano, semplicemente ti scoprono.C'è che certe storie ti fanno capire quello che vuoi e quello che non vuoi e che non tutte le storie d'amore sono uguali e diventano abitudine e telefonate programmate.C'è che certe volte continui a cercare quel qualcosa che sai già d'aver trovato.C'è che ci si trova e ci si perde con la stessa semplicità.C'è che non eravamo certo inesperti e illusi, ma riuscivamo comunque a sorprenderci ogni istante.C'è che non lo sapevo quanto si può star bene tra le dita di un uomo che continua a sfuggirti e cerca di trattenerti mentre cerchi di scappargli via.C'è che non tutto può essere capito dagli altri, anche se sono grandi amici.C'è che non tutto si spiega, certi legami nascono e vivono camminando sulla linea dello strano arrivando all'assurdo.C'è che bisogna essere assolutamente uguali e tremendamente diversi.C'è che gli occhi son fatti per scoprire e le mani per esplorare, la lingua per assaporare e sarebbe sciocco non usare questo corpo per far l'amore in qualunque modo si desidera.C'è che si deve andare comunque avanti, qualunque cosa succeda,perchè indietro non si può tornare.C'è che, a volte, soffiando piano e spegnendo la luce fioca della candela al buio si può vedere molto meglio che in pieno giorno.Ci sono volte che sono la prima volta.C'è che a volte non ci si stanca, non ci si abitua, si continua comunque a desiderare qualcosa che si ha già e la si vuol possedere ancora di più, se di più è possibile.C'è che tutta la razionalità che credevi d'avere d'improvviso scompare e si vive, semplicemente.Non lo chiamavo amore allora e non lo chiamerò amore oggi, ché per certe cose non ci son parole, certe cose non si possono incatenare in definizioni.