1,nessuno&centomila

Post N° 982


E' dolceamaro il sapore delle cose che vorresti fare ma non puoi fare.Assomiglia al profumo della tua pelle l'odore del mio sorriso.E' notte, ma non è buio: le luci di un bar che ha appena chiuso, le macchine che riportano a casa i superstiti del venerdì e i tuoi occhi, piantati lì, due lampioni dentro ai miei. Accecano.Vorrei esser stata in qualche parte di mondo che tu non hai visto, per potertela raccontare in gesti morbidi e poi chiederti se secondo te esiste davvero.Squarcio lo spazio che ci divide con due dita sotto il tuo mento togliendo un filo quasi invisibile lasciato dalla sciarpa di una lei che non sono io. E mi chiedo se ha un senso proprio mentre tu mi prendi la mano baciandola dito per dito, partendo dal medio e poi tornando indietro."ti mangi ancora le unghie?"Ho fame adesso che ci penso: avrei dovuto prendermi quel panino al pub, magari non avrei sentito squillare il telefono e non ti avrei risposto.Mi manchi adesso che sei qui: avrei dovuto chiederti di non andartene, almeno una volta, una volta sola, magari saresti rimasto.Avresti anche potuto dirmelo."Vado via".E invece poi sei sempre qua, col freno a mano tirato e il piede a manetta sull'acceleratore.Però, in fondo, non ci sei davvero, come davvero non ci sono mai stata io.Non facevo altro che inventare assurdi piani per convincermi che no, non era vero, non avevo perso la testa, non avevi perso la testa.Avrei potuto anche dirtelo."Ho paura".Ora lo so che non avresti riso e magari avresti capito che son fatta di carne e non di ghiaccio.e invece nessunareazione-nessunaparola-nessunalacrima-nessuntentativo benchè minimo dilotta.Credo si fosse consumato quel coltello, a forza di colpirci alle spalle, non avevamo ancora smesso di sanguinare e non avevamo intenzione di tamponare la ferita.Era un modo per sentirsi vivi: farsi del male.Fa paura esser davvero felici.Lo so che, a volte, soloavolte, sembra che il tempo si annulli, che non sia affatto passato, che sia un anno o un giorno non è nemmeno un'ora.Non mi era mai successo, però, che questo si ripetesse senza ritegno e con una semplicità da sembrare normalità.Nessuno mi aveva avvisato che un'emozione può mantenere per anni interi la stessa intensità. Una linea retta da quel 19marzo2005 fino a datancoradadestinarsi. Se è vero che ci sono infiniti modi per uccidersi è anche vero che alcuni sono più che assurdi, il nostro era regalarsi vita, aria e togliersi il respiro.E' che sembra non esserci niente di sbagliato.E' che è tutto sbagliato: la luna, le mani, le voglie, i pensieri e le parole per nasconderli, i desideri, gli abbozzi di sentimenti, "noi".Eppure siamo qui ed è involontario come respirare mentre si dorme.Perché lo so che anche se ti avessi chiesto di non andartene, poi, me ne sarei andata io. Ma solo per contuinuare a cercarti col dubbio di ritrovarti, col dubbio di averti solo immaginato.[anche tu cerchi di dare un nome a questo?][di te io amo la follia, come quando soffi sulla luce della C3 per spegnerla come fosse la nostra solita candela. E poi mi guardi, ché sai che non c'è niente da spiegare]