1,nessuno&centomila

Post N° 1022


Hai raccontato solo bugie perchè avevi capito che solo quelle sapevo ascoltare e le dicevi così: con un filo di voce ingenua e morbida, come i bambini.Ché la verità non è mica come i sogni e allora ci costruivo sopra castelli di sabbia.Poi è arrivata l'onda e se li è portati via.Non credevo certo che saresti tornato, forse non lo volevo nemmeno, mi bastava quel rimanere sospesi tra la fine di tutto e l'inizio di qualcosa d'altro finchè non ho cominciato a provare dolore. Quando l'onda è tornata indietro ho sentito il vuoto.E' rimasto poco di quei castelli: una massa informe e senza spigoli, nessun muro di cinta a proteggerlo.E un'altra onda, investendolo, l'ha trovato ancora più fragile e indifeso.Non so se avrò la forza di dirtelo che finalmente ho capito che sulle macerie non si può camminare a piedi scalzi pretendendo di non farsi male.Non so se avrò il coraggio di dirtelo che mi sono accorta solo ora che il nostro tempo è finito da un pezzo.Non so se avrò la forza di chiederti di smetteredi tenermi in bilico su quel filo che ci legadi cercarmi di notte quando mi manchi di piùdi pensarmi anche solo ogni tantodi ricordarmi di noi con parole che monopolizzano i miei pensieridi fingere di incontrarci per casodi illudermi che non sia cambiato nientedi regalarmi baci e carezzee poi andartene.Bisogna, forse, essere veramente stupidi per non accorgersi di quanto son fuori dalla tua vita, di quanto tutte quelle piccole parti di te non mi appartengono più, di quanto son grandi quelle che non ho avuto mai._non sempre quando si sbaglia si può riparare_