1,nessuno&centomila

Post N° 1024


E' invidiabile la tenacia con cui la speranza si attacca ad ogni più piccolo e impercettibile segnale ignorando segni evidenti come grida improvvise nel silenzio.Si vede solo quello che si vuole vedere allo stesso modo in cui non si vede quello che è troppo lontano dagli occhi per essere guardato. Unendo tutto alle aspettative e all'ingenuità quello che si ottiene è una visione abbastanza distorta da crederci ancora: credere ancora che ci sia speranza.D'improvviso poi ci si sveglia e ci si accorge che il tempo ha fornito la colla per mettere insieme tutti i pezzi, gli stessi che il giorno prima non sembravano affatto collegati. Il tempo ha trovato un ordine logico, talmente logico che ci si dà uno schiaffo sulla fronte accorgendosi d'essere stati stupidi e lenti nel capire.Quello che si deve fare ora è liberarsi della ragnatele di ricordi che tengono come immobilizzati nel tempo e nello spazio. Non si tratta più di scegliere se andarsene o restare ormai, non si tratta più di scegliere.Quella porta lì si è chiusa: tu sei rimasto dentro e io fuori, non c'è chiave e non serratuta, non c'è modo di recuperare.E anche se dentro è estate, fuori-se guardi bene- è primavera, è tutto un risveglio e una rinascita.[...e proprio mentre cliccavo su "pubblica" arriva un tuo squillo e un sms...non è facile non vederenon è facile non sentirenon è facile non sognare...]