1,nessuno&centomila

Post N° 1044


Penso solo che vorrei andarmene da questo lago d'asfalto afoso e riflettente e poggiare i piedi nudi sulla staccionata che fa da balcone al lago, al mio lago d'acqua azzurra e dolce. Calma piatta e una leggera brezza nei capelli, è l'ora dell'aperitivo, martini bianco nel bicchiere largo e basso a triangolo e le montagne laggiù nascondono il punto da dove ci si lancia col deltaplano, il punto da dove si può vedere ogni angolo e ogni quadrato di terra e di acqua di questa mia vita. Chè il mio mondo è questo: un vulcano imploso diventato lago. E se chiudi gli occhi sembra quasi di sentire il mare, senza però quella sensazione di infinito a perdita d'occhio che disorienta che quasi spaventa. E' tutto verdeazzurro qui, di tutte le tonalità e le qualità.Ho solo bisogno di questo silenzio rumoroso solo di vento lento che riporta le mie grida da bambina quando mi tuffavo nell'acqua fredda o tiravo il pallone alzando polvere, che riporta i miei primi baci nascosti sotto l'ascuigamano agli occhi indiscreti di chi non ricorda più cosa vuol dire essere felici di quella felicità libera da preconcetti e malizie.E poi i piedi affondano nella sabbiaterra polverosa di passato e grigia di futuro ché di terso ho solo gli occhi io, ma di un terso ingannevole, come il mare liscio come l'olio che in realtà preannuncia la bufera.Per tutte le volte che mi son seduta su questa riva piegando le ginocchia e abbracciandomele con le mani giunte dopo ogni delusione, dopo ogni sorriso sincero perchè è sooprattutto dalla felicità che scappo ché dal dolore non si può scappare, ti rincorre lui, mentre la gioia se ne va se non riesci a prenderla al volo, non torna più.Il mio amore per questo posto non sarà mai uguale all'amore per nient'altro perché nessun'altro può esserci sempre per me indipendentemente dall'ora o dalla stagione, coperto di neve o indorato o, come lo preferisco, tinto dell'arancione del tramonto o dell'alba quando vado a lavorare di mattina presto e mi fanno male gli occhi a forza di guardarlo di sbieco.Sono i luoghi quelli che rimangono, quelli che non si riempiono mai, quelli in cui puoi continuare a metterci le tue emozioni e le tue lacrime, sono  i luoghi a non dire mai basta a non essere mai stanchi delle tue parole silenziose o scritte su un foglio stropicciato con una penna tirata fuori dal cassettino che scrive a tratti.Sono i luoghi ad accoglierti e a regalarti odori che ogni volta potrai ritrovare immutati.La maggior parte degli uomini o degli amici che sono stati con me in questo posto se ne sono andati dalla mia vita ma il lago è rimasto qui ed io è qui che torno, ogni volta diversa e ogni volta uguale, ogni volta troppo piena o troppo vuota a chieder pace.E anche mia madre, pur nella sua follia, lo sapeva che qui la pace è veramente eterna.La differenza è che io qui ci vengo per continuare a vivere, non per morire.