1,nessuno&centomila

Post N° 1050


Deliri post studioQuella notte l'asfalto era un lago illuminato da centinaia di lunelampione e satelliti di stelle.Lei era seduta ad un tavolo bianco di panno bagnato e nero di promesse d'amore scritte con chiavi e accendini.Lui era già nella sua vita, discontinuo, certo, ma pieno di sguardi e gesti, di fatti e non solo parole.Percorreva quei pochi metri che li dividevano incerto tra il correrle incontro e voltarsi per andar via prima che lei lo vedesse.Percorreva quei pochi metri con in testa una serie di immagini passate e presenti senza la benchè minima idea di futuro.Erano sempre stati così: piantati a terra e poi slanci improvvisi e ricadute più o meno morbide.Erano sempre stati così: presenza assoluta e assenza totale, mai una via di mezzo.Avrebbe voluto esserci, lei, in ogni più piccola piega della vita di lui, ma non aveva il coraggio di chiederglielo.Avrebbe voluto averlo, lei, in ogni lembo della sua esistenza, perfino alla deriva. Percorreva quegli ultimi metri sapendo di non potersene più andare ormai, aveva superato il confine rimasto invalicato per troppo tempo: il cuore.Chissà come sarebbe stato dirle in silenzio che era venuto per restarechissà se lei avrebbe capito.Lei lasciava che il polpastrello seguisse le lettere di quel lieve solco e ad occhi chiusi cercava di indovinarne il nome, riaprendoli lo vide.Perfino le stelle si spensero per creare più atmosfera e per poterli spiare senza essere viste. Non capita mica tutti i giorni che qualcuno prenda una decisione del genere.Non disse niente lui, solo un sorriso accennato di piacere nel trovarla impegnata in qualcosa di così leggero.Prese una sedia e anche lui cadde in quel gioco di polpastrelli, buio e fantasia.D'un tratto la pelle rosa di lei incontrò quella olivastra di lui sul bianco del tavolo, cercò di non farsi tradire dal brivido che le era partito dal cuore ed era già arrivato al gomito. Piegò il braccio per spezzare il circuito e lui si irrigidì nel distacco improvviso.Aprendo gli occhi si guardarono forse per la prima volta in tutti quegli anni di muri e fortezze.Cominciarono a pensare che forse nel mondo c'erano altri cento uomini e donne che li aspettavano e che erano le loro anime gemelle. Lei pensò che avrebbe potuto incontrarli durante quel viaggio in America che tanto voleva fare, lui avrebbe potuto tornare in Spagna o in Marocco e cercare quella o quell'altra ragazza.In un attimo immaginarono mille vite e mille futuri diversi ma in ognuno di essi l'altro era sempre presente in un ruolo tutt'altro che marginale.Lei lo prese per mano e se lo portò in America, durante il volo lui le propose di passare il Natale in Marocco e l'estate in Spagna.Nessuno dei due era restato, erano partiti insieme.