1,nessuno&centomila

Post N° 1233


La strada s'arrampica per la montagna in una serie di curve che conosco fin troppo bene, la macchina fatica un po', scalo, rallento e guardo giù. L'avevo dimenticato. L'avevo dimenticato che d'inverno gli alberi sono spogli e senza tutti quei rami pieni di verde si può vdere meglio il sole riflesso sull'acqua. Poi lo vedo: una palla rossarancione all'orizzonte. A sinistra son tutti tronchi d'albero che alternano luce ombra luce ombra luce ombra mentre spingo ancora un po' l'acceleratore e Guccini canta piano dallo stereo. La canzone sembra perfetta allo stato d'animo, al panorama, le note s'adagiano perfettamente sui rumori di sottofondo (quelli tipici Fiat per intenderci).La mia ex-collega mi sta aspettando al bar della stazione e io sono in ritardo come mio solito. Passo di fronte all'ospedale e guardo le luci del reparto provando ad indovinare chi sarà di turno oggi pomeriggio, poi il semaforo, il benzinaio, la freccia a destra e la mia collega che sale in macchina solare e allegra.E' sempre un piacere passare del tempo con lei, peccato che quel tempo è sempre troppo poco e si esaurisce senza riuscire a raccontarci, confidarci. E' una persone semplice lei, una di quelle che ti arrivano dritte al cuore senza tante parole o moine, una persona come speri di incontrarne molte al mondo,ma molte non ce ne sono e io sono grata per aver incontrato lei.