1,nessuno&centomila

Post N° 1309


"Ci sono delle volte, rare volte, in cui riesco a vedere un po', solo un po', oltre i tuoi muri, in cui riesco a vedere quel giardino meraviglioso che provi in tutti i modi a nascondere. Forse sono quelle le volte in cui ti amo di più, quelle rare volte in cui ti scopri, quando magari tuo padre ti delude per l'ennesima volta e vorresti piangere, quando qualcuno innavertitamente chiede di tua madre, quando ti commuovi, quando bevi un po' di più e il tuo sorriso è più dolce...in quei momenti è come se diventassi piccolissima, una piccolissima donna di cristallo, mostri le tue fragilità e le paure e io vorrei stringerti, proteggerti, ascoltare il tuo respiro, ma so che muovendo solo un dito, avvicinandomi solo di un millimetro tu capiresti di esserti scoperta e d'improvviso ritornerebbero tutti i muri, i fossati, i coccodrilli. E allora resto fermo, cercando di guardare più che posso, di capire più che posso. Per tutto il resto del tempo, in tutti questi anni, sono stato io a sentirmi piccolissimo, fragilissimo, ho sempre avuto paura che tu potessi distruggermi, anche non volendo. So che in fondo questa è la paura che hai anche tu, ma io non voglio distruggerti, non voglio più farti male come ho fatto in passato, io voglio solo amarti e tu non ti lasci amare, non ti lasci toccare e non intendo quando facciamo l'amore. Tu non ti lasci vedere. Ti chiedo solo di lasciarmi provare."                                                                                          F. (2005)Forse nessuno al mondo mi conosce come mi conosci tu, ogni volta che sono triste ripenso a te, a "noi", perchè se qualcuno mi ha voluto così tanto bene, se qualcuno per diec'anni ha provato in tutti i modi a lasciare che io mi facessi amare, allora...qualcosa di buono dev'esserci in me.