1,nessuno&centomila

Post N° 1385


duemila e nove e il ghiaccio sull'asfalto, la macchina che sbanda leggermente sulle curve di questa strada di montagna duemila e nove e tu che mi prendi sottobraccio nel freddo di gennaio, siamo solo due persone in un cinema, siamo solo due quasi 26enni che guardano un cartone animato e ridono e mi son fatta fare lo sconto studenti tirando fuori la tessera universitaria e mi son sentita in colpa per tutto il tempo che ho perso e che sto perdendo duemila e nove e ripenso alle tue parole dell'altra sera "mi allontano solo da quello che mi porta lontano dall'obiettivo". Ma tu ce l'hai davvero un obiettivo? Tu lo sai davvero cosa vuoi? duemila e nove cominciato con in testa caos e indecisione e penso anche di star alimentando qualche forma di disturbo alimentare...non ho voglia di mangiare, mi dimentico di pranzare o cenare, se non ci fosse mia nonna che prepara per tutti probabilmente morirei di fame senza nemmeno accorgermene io che ho sempre mangiato come un maiale duemila e nove e "l'amore è una malattia?", davanti alla macchina parcheggiata per miracolo tra altre due e dirti che forse sì, qualche sintomo c'è nell'amore, soprattutto quando non è ricambiato e vederti cambiare discorso e chiedersi "ma io cosa provo?" duemila e nove e giocare ad un gioco troppo pericoloso sul filo delle tue indecisioni e dei miei cambiamenti d'umore duemila e nove, le due e mezzo del mattino e una tazza fumante tra le mani, guardarci dentro per provare a fare chiarezza e accorgersi che mi sono sempre trovata meglio nel caos, mi piace infilarmi in quelle storie da cui tutti fuggirebbero, dove non si capisce se è appena iniziata o appena finita, dove ogni momento sembra un regalo, dove l'uno sembra approfittare dell'altro, dove alla fine va tutto a puttane ma rimani ancora col dubbio duemila e nove e sentire che tutto intorno si sta trasformando, che è tutto strano, che gli amici non approvano quello che fai tu e tu non approvi quello che fanno loro, ma provare lo stesso a non allontanarsi troppo duemila e nove e in una notte ho ottenuto una macchia enorme di birra nel sedile dietro, una di vino in quello davanti e un odore di fumo che il giorno dopo solo a respirarlo sballava ancora duemila e nove e sentire di perdersi un po', di allontanarsi un poco da quella linea bianca e dritta tracciata nel mezzo, sentirsi un po' in colpa, ma averne bisogno e quasi arrabbiarsi perchè, nonostante tutto, la mente continua a rimanere lucida duemila e nove e ogni tanto rifugiarsi ancora nella malinconia del ricordo di B. ma accorgersi che forse ormai è solo abitudine e paura di buttarsi o cambiare duemila e nove e alcuni se ne vanno e alcuni tornano duemila e nove e alcuni dovrei cacciarli via, ma ho perso le chiavi della porta della mia vita e così rimane sempre semichiusa o semiaperta che poi è tutta questione di punti di vista duemila e nove e tutti che mi dicono di lasciar stare senza capire che in fondo io sono un po' come lui, senza capire quanto in fondo sono molto più a mio agio in una situazione di questo genere che nella tradizionale coppietta felice che va a spasso per il corso la domenica pomeriggio duemila e nove e per fortuna c'è stata abbastanza sincerità da parte tua e dell'amica che finalmente sto ritrovando dopo quasi due anni di silenzio e rancore duemila e nove e ancora guardo il mondo con altri occhi, certe volte faccio finta di passare per stupida o forse lo sono duemila e nove e in fondo sono ancora una sognatrice pigra che aspetta che scenda la manna dal cielo duemila e nove e sembra non sia cambiato niente anche se la mia migliore amica appena sono tornata da Monaco mi ha detto "sei cambiata, sembri una donna" e cosa avranno fatto mai 5 giorni in Germania? duemila e nove in una piazza strapiena di gente e meno otto gradi e guardarsi dentro e non trovare la nostalgia di casa, di un padre assente, dei nonni rincoglioniti, solo un po' di mancanza per quella bambinetta di sei anni che spero abbia una vita migliore della mia duemila e nove e chiedersi per l'ennesima volta se sono riuscita a costruire qualcosa o ho perso solo tempo dondolando con le punte dei piedi sulle paure e la mancanza di autostima duemila e nove guidando e guardare con la coda dell'occhio l'ospedale dove ho lavorato e tu che mi dici "su, forza, autostima" e stringere il pugno e dire "ce la posso fare" lasciando il volante sulla controcurva, solo per un attimo duemila e nove e non aver ancora imparato a godersela, vivere sempre le cose a metà e poi pentirsi di non aver provato, di non aver osato, di non averci creduto duemila e nove e sentire di andare indietro invece d'andare avanti