1,nessuno&centomila

N.1413


Solo asfalto e la linea bianca di mezzeriala luna grande che mi indicavi stupito non c'è piùè nascosta dietro quel monte di cui non ricordo mai il nome, quello con l'antenna che da lontano sembra proprio un robot"pensa che se non fosse per questo lago forse non sarei rimasto, è magico questo posto"e penso alle tue foto da bambino, alle guance rosse e le cosciotte, alle candeline che hai spento dall'altra parte del mondo, a come la tua lingua scivola morbida tra i denti quando parli in spagnolo, a tutti quei pezzi di te che hai provato a raccontare fingendo che non facesse male, fingendo di non sentirne ancora il peso, alla tua tv sempre accesa sulle reti americane, a quando mi dici "hai sentito?" e ti dimentichi che io non parlo così bene l'inglese.Incastro l'indice nello spacco sul volante col rischio che mi scivoli via come scivolano via queste curve che conosco a memoria perchè certe strade non sono solo strade, ogni angolo qui nasconde un ricordo di me, una parte della mia vitaquesta strada qui è un viaggio dentro di me, non è un andare da qualche parte, è un cercarsi e c'è la buca che non riesco mai ad evitare e tu sei la storia da cui mi ero ripromessa di stare alla largaallora accelero pensando che faccia meno male, che vederti andar via di sfuggita dal finestrino sia come non averti mai incontratoma i pensieri annullano le distanzee mi dico di darti un'altra possibilità, di spiegarti che in fondo sono come teche sono solo paureche è solo colpa di tutto lo schifo e la merda che abbiamo vissutoabbiamo il sangue velenoso io e teseri problemi relazionaliseri problemi ad ammettere di aver bisogno di aiuto a chiederloseri problemi a tirar fuorieppure l'altra notte sei crollato chiedendomi di tornareeppure lo vedo il muro di fronte a me, potrei frenare, ma continuo a correree non capisco perchè mi piace così tanto farmi del maleo lasciare che tu me ne faccia