Improvvisando...

Per le strade di Roma ...


Ho partecipato alla corsa giornaliera romana come sempre nei giorni di lavoro. Anche oggi ho assistito e partecipato non alla maratona bensì ai 3000 siepi o corsa lunghissima a ostacoli. Mi sono chiesto chi fosse arrivato primo. E il primo che è arrivato dove ha tagliato il nastro d'arrivo, perché sinceramente non sapevo nulla, né oggi né nel passato, su dove sia. Già, può sembrare strano fare questo ragionamento, ma almeno una volta nella nostra vita ci siamo certamente chiesti dove corriamo, quale meta abbiamo, cosa ci facciamo con tutti i nostri impegni. A cosa serve tutto ciò. Devo dirvi francamente che non mi basta più sentire che siamo parte della ruota, che siamo parte del progresso, dei tempi, della società blà blà blà. Possibile che sono nato soltanto per correre, per stare dietro a Tizio che mi deve firmare un documento piuttosto che a Caio che deve pagare una fattura, oppure ai Pinco e Pallino vari per le più svariate ragioni. Perché tutto questo? Ripeto, che senso ha? Che risposte abbiamo dato a tali domande? Mi piacerebbe saperlo per condividere con voi questo attimo di vita. Grazie. A presto. (n.b.: questo messaggio è stato approvato dal malware che ormai si è insediato nel computer che non posso formattare... capitemi!).