varie ed eventuali

Spiragli su abissi


Lara meditava immobile, come in trance, lo sguardo perso nel verde delle foglie, illuminate da un tremolio di luna.Ricordava il lucore di un altra luna, in altro posto, quasi un altro mondo, di sicuro un'altra vita, che l’aveva vista tremare tra le mani di Lui.Il mare sciabordava di sotto, sugli scogli mormorando una canzone che parlava di onde che schiumavano leggere sotto quella distesa di rocce, a fare da sottofondo, semmai ce ne fosse stato bisogno, a quel momento. Timore e desiderio. Lui voleva conoscere la sua pelle, appropriarsene, renderla sua, rivelarla ai suoi sensi. Lei desiderava essere compresa.Così, leggere, le mani di lui le scoprivano le spalle esili dal colore di perla, candide, appena sfiorate dal chiarore della luna, timido e lattiginoso. La scoprì fino ai fianchi con le due mani insieme in un gesto lento, rassicurante, mentre socchiudeva lo sguardo, alla visione di tanta bellezza. La bellezza naturale di una statua di carne immortalata in uno di quegli atteggiamenti di eleganza che l’avrebbero sempre sorpreso. Tipico di lei. Nero tutto intorno. Si disegnavano sotto il tocco lieve le curve morbide. Le carni fresche e soffici di donna si sottrassero pudiche per un attimo, facendosi schermo con le mani incrociate sul seno . Stupore negli occhi di lui. La figura dal profilo sottile e proporzionato si stagliava contro la luna.Le forme perfette di  un corpo incorrotto dalla costruzione artificiosa del fitness, le fattezze  genuine di un Eva moderna, ogni dettaglio in armonia con l’altro, ogni imperfezione in armonia con la bellezza.  Le sue forme  erano percorse dallo sguardo di lui come dune sinuose  ed anfratti in ombra.  Si offrivano  spontaneamente al tocco di quegli occhi amati, alla visione tattile delle dita che le percorrevano come uno strumento da cui trarre le vibrazioni perché erompesse la melodia  meravigliosa di un anima immersa  in un ansimo d’amore purissimo. Solo una cascata di lunghi capelli tentava, smentendosi, di coprire quelle nudità, ottenendo di renderle irresistibili, carezzando le delicate morbide spalle, il collo elegante come torre d’avorio, sfiorando le colline gemelle dei seni fatti per essere contenuti in mani d’uomo,  svettanti sul busto sottile. Come una vittima al suo prediletto sacerdote, ella stava davanti a lui, porgendosi .Amore e fiducia senza fine. Impossibile pensare che fosse stato tutto un miraggio.No, non per Lara.