stradanelbosco

l'artista narciso


**********************************il narcisismo dell'artista  Il francese Fenelon, , diceva: “ L’originalità è pericolosa in tutto”. Essendo stato egli un grande precursore dell’Illuminismo , l’asserzione  suona stranamente. Comunque , sappiamo che l’artista combatte contro sto pericolo. L’opera dell’artista provoca sempre uno scollamento antisociale, va contro le convenzioni, in pratica opera una destabilizzazione, proprio in virtù di questo suo vole essere originale, da questo suo volersi staccare, e quindi  questa sua peripezia individuale diviene narcisismo.  Quale forte  pulsione dell’artista a voler lasciare la propria traccia!! a organizzare un proprio scenario, tutto personale. Tolta la corazza delle convenzioni ( che poi non è che durino più di tanto!!) il vero artista dà inizio al suo lavoro di smantellamento. E’ successo con Bach, è successo con Beethoven, è successo con Caravaggio, è successo con Picasso, è successo con Voltaire, ecc…!! Oggi si sta smantellando la Bellezza! *******   Arturo Benedetto Michelangeli nell'interpretazione di alcune Variazioni dell'Arietta della Sonata .n.32 (Op.111), la più rivoluzianaria sonata di Beethoven. E' opinione diffusa che dopo sta Sonata , la Musica non sia più andata oltre. *******le stesse variazioni dell'Arietta , interpretate da Claudio Arraunoterete lo sforzo ciclopico di Beethoven nell'esplorare con estrema levità le due zone estreme della tastiera *****Veniamo ad un'altra rivoluzione 
 Giotto: la Maestà d'Ognissanti (Uffizi, Firenze)E' opinione diffusa che Giotto di Bondone abbia tracciato la strada maestra della nuova Arte***E ora confrontate l'opera di Giotto con queste altre due Maestà*
questa di Duccio da Buoninsegna ( sempre agli Uffizi)***  
e questa di CIMABUE ( sempre agli Uffizi, nella stessa sala assieme alle altre due)**** nel confronto noterete una rivoluzione epocale!! Avreste mai immaginato di trovare nella Maestà di Giotto,fra le altre innovazioni, delle quali non sto a parlarvi, una Madonna così umana, così  "ma-donna", della quale vien messo in evidenza anche il rigoglioso seno, simbolo eccelso di maternità? Impensabili in Cimabue e Duccio! Il narcisismo di Giotto sta nell'aver trovato la  prontezza e un quasi " cinismo"  per effettuare una peripezia tutta personale con cui sfidare " superbamente" ogni elemento disgregatore  nel futuro.  E da quel momento l'Arte non è più stata quella di prima. Questo intendo per Narcisismo, e non sinonimo di vanità.*****