stradanelbosco

lo scudo di Achille


*************************a proposito di mietitura alle scuole medie, si studiava l'ILIADE. Il mio bravissimo prof ( buonanima) ci fece amare il libro XVIII , quello che parla del dolore di Achille per la morte del suo amico Patroclo, e della fabbricazione delle nuovi armi da parte di Vulcano, per l'eroe greco. Queste armi comprendevano anche lo scudo. Sullo scudo erano raffigurate tantissime cose. Imparammo a memoria sti versi, (li riporto pure in greco per vanità): « Ἐν μὲν γαῖαν ἔτευξ', ἐν δ' οὐρανόν, ἐν δὲ θάλασσαν,ἠέλιόν τ' ἀκάμαντα σελήνην τε πλήθουσαν,ἐν δὲ τὰ τείρεα πάντα, τά τ' οὐρανὸς ἐστεφάνωται,Πληϊάδας θ' Ὑάδας τε τό τε σθένος ὨρίωνοςἌρκτόν θ', ἣν καὶ Ἄμαξαν ἐπίκλησιν καλέουσιν,ἥ τ' αὐτοῦ στρέφεται καί τ' Ὠρίωνα δοκεύει,οἴη δ' ἄμμορός ἐστι λοετρῶν Ὠκεανοῖο. »TRAD ( Monti)« Ivi ei fece la terra, il mare, il cieloE il Sole infaticabile, e la tondaLuna, e gli astri diversi onde sfavillaIncoronata la celeste volta,E le Pleiadi, e l’Iadi, e la stellaD’Orïon tempestosa, e la grand’OrsaChe pur Plaustro si noma. Intorno al poloElla si gira ed Orïon riguarda,Dai lavacri del mar sola divisa. »( XVIII, rr. 483-489, )****************Erano raffigurate anche le operazioni per  l'aratura, la mietitura , la vendemmia, ecc,...Per la mietitura ci fece imparare a memoria sti versi, sempre nello stesso Libro XVIII:"....Altrove un campo effigïato aveaD’alta messe già biondo. Ivi le destreD’acuta falce armati i segatoriMietean le spighe; e le recise manneAltre in terra cadean tra solco e solco,Altre con vinchi le venían stringendoTre legator da tergo, a cui festosiTra le braccia recandole i fanciulliSenza posa porgean le tronche ariste.In mezzo a tutti colla verga in pugnoSovra un solco sedea del campo il sire,Tacito e lieto della molta messe.Sotto una quercia i suoi sergenti intantoImbandiscon la mensa, e i lombi curanoD’un immolato bue, mentre le donneIntente a mescolar bianche farine,Van preparando ai mietitor la cena....."..............CHE MERAVIGLIA!!
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