stradeperdute2

Mi chiamano Stradeperdute...


  ("La Storia è il mito di Sisifo. Ogni generazione ricomincia daccapo.)(G. Sartori) (Da un'intervista mentale a me medesimo) Mi chiamano stradeperdute. amo la razionalità dell'informatica e l'irrazionalità delle donne. L'anima decadente di questi giorni  fatti della carne delle domande e di tante risposte. Di troppe verità. Il mio nome è stradeperdute,  a 5 anni presi un sussidiario e incominciai come in un album a incollare le fotografie di lettere e sillabe slegate, che popolavano la mia mente e da solo, appresi a leggere.Mi conoscono come stradeperdute, il mio passato è burrasca e le mie strade hanno incrociato i passi, di chi è vissuto nell'ombra.Amo i casi senza riscatto e i cortili nascosti, l'anima dell'ossimoro e le imposte accostate, di unghiate di stanchezza.Il mio giardino interiore è un angoletto di gerani sparuti e il mio viaggio un'aiuola senz'ordine,  secondaria di linee, e stazioni scordate.Stradeperdute è il battesimo nelle acque d'un lago, dove un altro me stesso, mi disse sorpreso: "cosa fai qui??? questa non è più casa tua", hai avuto la vita che hai voluto, ora non serve tornare...Il mio essere è stradeperdute; quando ancora bambino presi la licenza elementare, leggevo tutti i giorni il giornale e avevo letto tutto Poe, Stevenson, Conan Doyle, de Troyes, Grimm, London etc, nascondevo nei cassetti alla viola di mammà i fumetti x adulti in voga nei mitici '70:  Lucifera, Zora, Sukia, Vampirella erano le mie sorelline e le mie amiche senza freni, quelle giuste alla mia ricreazione letteraria...Nel mio quartiere le risse eran continue, io ero da sempre un gigante rispetto all'età. In strada facevo valere la mia altezza e la mia stazza. I libri non c'erano più e il mio destro aggressivo, rimaneva solo, a far la differenza.Sono stradeperdute, grezzo e galante, con le donne, amiche da sempre. Con i sensi educati all'incanto, della poesia e dell'ombra e della parola svelata.Da giovane solevo ballare con i demoni sulla linea del crepuscolo, a 20 anni trascorrevo le giornate nei corpi speciali  e a 40 a traversare a nuoto, il Lago.Amo giocare il Gioco dell'amore e le tempeste del mare e dei cuori, nel vento dell'inverno improvvido e infame.Sono stradeperdute, amo la pioggia  che cade sull'asfalto delle città, alla luce incerta dei lampioni e della bruma che bagna e rimesta il dolore... Stradeperdute2.