stradeperdute2

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 "...l'incipit d'una storia a puntate, che nasce proprio qui, su queste pagine di scrittura che sono i blog coi loro mondi, ma non solo. storia che prossimamente assumerà i rossi contorni dell'hard più spinto e il noir della deriva delle passioni fuori controllo per trasferirsi nel grigio immenso e sontuoso del grande nord della pianura padana, guardato e vissuto con gli occhi e la mente di stradeperdute..."buona lettura...stradeperdute2     §                      §                      §                     §                         §                       §       Lei era una donna dall'aria simpatica. Proprio una signora dal fascino discreto della porta accanto.  Talvolta camminava quasi come si dice per celia "sulle uova" . Sembrava quasi che si muovesse temendo di seccare qualcuno col piccolo suono dei suoi passi leggeri.Amava leggere per quanto il sempre scarso tempo a disposizione le permettesse ed era curiosa verso il mondo che la circondava. Una donna dolce e tranquilla insomma.  Da poco tempo si era iscritta in una famosa community su internet . le piaceva girovagare su quelle pagine intrise di vita dove tutti si raccontavano tutto. Lei che non amava il pettegolezzo della massaia riteneva quelle pagine un alleato prezioso per crescere e trovare una sorta di antidoto verso il grigiore della vita. Soprattutto amava visitare i blog degli utenti iscritti, quei diari on line dove si annotavano le cose piu disparate. Vi erano blog a tema dove si parlava solo di un argomento preciso e cioè di cucina, sport etc. e vi erano blog non classificabili per tema, dove le persone si potevano sbizzarrire con qualunque situazione, unico limite la fantasia e la capacità descrittiva ovviamente.Alcuni di essi erano sinceramente banalotti, limitandosi alle scritture solite. Altri parevano avere il tocco magico. La penna in mano loro si trasformava, diventando magica come una bacchetta di nocciolo in mano ai maghi della scrittura.Non vi era paragone o ardita iperbole letteraria che essi non fossero in grado di affrontare. La provocazione in mano loro diventava lieve. La tragedia strappava un sorriso. E la costruzione delle storie poggiava sulle gambe dinoccolate e leggere della creazione fantastica. Fu qui, in questi blog che lei incontrò lui. Lo considerava inarrivabile, il più bravo di tutti. Un lui capace di piegare la scrittura e di fare con le parole il suo trono personale, dove stava assiso beffardo creando mondi e distruggendoli come a lui piaceva.Le sue pagine le davano la vertigine, provava per lui la stessa sindrome di Stendhal che provano le persone sensibili davanti ai quadri dei pittori famosi. Scriveva come se la sua penna fosse stata una spada con la quale tagliava la testa alla banalità facendone scempio. Talvolta non si sarebbe stupita se quelle pagine diaboliche si fossero aperte come uno squarcio infinito, una volta via dal mondo reale, direttamente sullo spettacolo delle fiamme danzanti dell'inferno. Scriveva di mondi che lei aveva sempre desiderato vivere, senza averne mai avuto il coraggio...Continua.stradeperdute2.