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LETTERA AD UN POLITICO MAI NATO.


(in odore di (nuove?) elezioni primaverili) NON CI SONO PIÙ GLI INVERNI DI UNA VOLTA  (OGGI INFATTI LA NEVE E IL GHIACCIO SONO FIGLI DELL'EFFETTO SERRA E NON DELL'INVERNO STESSO...E POI VUOI METTERE, SCIOLTA LA NEVE NON SPUNTANO PIÙ CROCHI E BUCANEVE COLORATI MA SCHEDE ELETTORALI, SEMPRE COLORATE) ...poi forse troverò il coraggio di scrivere d'una novella Città del Sole.  Un luogo finalmente della sottrazione dove non celebrare onori dimenticati ed inutili. Dove non tenere discorsi sulla ricchezza della povertà e la nobiltà indefessa del lavoro. Dove perdere gli eroi e ritrovare persone. Idee e non indubitabili affermazioni del tipo "assolutamente si". Un luogo soprattutto di sottrazioni massiccia e costante di leggi.Un posto alla fine dei parlamenti ove svuotare parole prive da ormai troppo tempo di significato: Destra, Sinistra, Centro,  DOVE. CHI. QUANDO. CHE COSA. Ecco cosa domandare. Un luogo ove le leggi - le leggine - gli emendamenti - i richiami - le circolari - le consuetudini - i regolamenti - le ordinanze diventino LA LEGGE. Poche cose in vero comprensibili a ciascuno, senza pompa magna. Senza proclami. Senza personalismi. Un documento in A4 del e sul comune buon senso e sul buon governo scritto in fronte - retro. Nulla più, nulla meno.  Un luogo libero dove tutti possano decidere di se stessi: come congedarsi dalla propria vita, se essa divenga un peso insostenibile. Come vivere, con o senza falsi miti come vestirsi con o senza griffe, con o senza abiti. Dopo la fase della sottrazione cominciare poi quella della condivisione di là delle sterili puerili contrapposizioni, degli infantilistici isterismi da primedonne a tutti i costi. Fare ciò non per eroismo o narcisismo o per appartenenza di clan a vario titolo, politici o meno, di cartello, o questo o quello. Ma, semplicemente per mero tornaconto.  Una società senza socialità, fatta solo di un insieme di tanti individui votati solo all'individualismo nasce già morta. E si fa essa stessa divoratrice dei suoi figli  È un percorso che non mi riguarda, che non mi consta. Ecco perchè non voterò mai nessuno (tutti) che proclami rimbocchiamoci le maniche e facciamo! Io, uomo della strada faccio da sempre...NON MI SERVE ELEGGERE PERSONE PROFUMATAMENTE PAGATE PER RICORDARMELO mi serve solo qualche illuminato che quando tutte le sante mattine dopo che la sveglia ha suonato e mi sto rimboccando quelle benedette maniche non mi ricordi che è stata appena emanata l'ennesima (inutile) legge che vieta per oscuri motivi di rimboccarle.  E nessuno che stia studiando come vivere del sudore di quelle benedette braccia: rimboccate, smanicate o meno. Chi dirà: " se i cittadini mi accorderanno il loro consenso, prometto di non fare". (Intendendo le solite defatiganti quanto ridondanti maratone dell'inutile) avrà il mio appoggio incondizionato.   Con osservanza ed ossequio  stradeperdute2