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Post n°5 pubblicato il 11 Marzo 2009 da rocketqueen74
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Post n°4 pubblicato il 11 Marzo 2009 da rocketqueen74
Il contadino e il serpe intirizzito dal freddo un contadino, nella stagione invernale, trovò un serpe intirizzito dal freddo; impietosito,lo raccolse e se lo pose in seno. ma quello, non appena il calore ebbe risvegliato il suo istinto, uccise con un morso il suo benefattore. il contadino, morendo, disse: me lo merito, perchè ho avuto compassione di un malvagio! |
Post n°3 pubblicato il 11 Marzo 2009 da rocketqueen74
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Post n°2 pubblicato il 09 Marzo 2009 da rocketqueen74
i miei piedi non posano su basi stabili. fondamenta traballanti. sento il pericolo ovunque, ma rinchiudersi sarebbe peggio. ansia. terrore di animale che non ha un suo territorio. sono pserduta e non posso raggiungere l'isola che non c'è. non ho pensieri felici, non so più volare. dubbi forse non ne ho, ma non è sufficiente evidentemente. sperduta, sono sperduta in un ambiente pericoloso. io stessa sono pericolosa, per me e per gli altri. più maturo e più tutto mi respinge, tutto mi allontana e da tutto mi allontano. che significato c'è in questo? ho sentito il passato staccarsi da me, ed è bene, non deve tornare, ma ha lasciato il vuoto. vuoto totale. il deserto è più cattico dell'assedio! solo vento e sole che prosciugano la Terra. sono disseccata! tornerà la pioggia!?! |
Post n°1 pubblicato il 05 Marzo 2009 da rocketqueen74
PABLO NERUDA - V perchè tu possa ascoltarmi le mie parole si fanno sottili, a volte, come impronte di gabbiani sulla spiaggia collana, sonaglio ebbro per la tue mani dolci come l'uva e le vedo ormai lontane le mie parole più che mie sono tue come edera crescono aggrappate al mio dolore antico così si aggrappano alle pareti umide è tua la colpa di questo gioco cruento stanno sfuggendo dalla mia buia tana tutta la riempi tu, tutta la riempi prima di te hanno popolato la solitudine che occupi e più di te sono abituate alla mia tristezza ora voglio che dicano ciò che io voglio dirti perchè tu le ascolti come voglio essere ascoltata il veno dell'angoscia può ancora travolgerle tempeste di sogni possono talora abbatterle puoi sentire altre voci nella mia voce dolente pianto di antiche bocche, sangue di antiche suppliche amami compagno, non mi lasciare seguimi seguimi compagno su quest'onda di angoscia ma del tuo amore si vanno tingendo le mie parole tutto ti prendi tu, tutto e io le intreccio tutte in una collana infinita per le tue mani bianche, dolci come l'uva. |
Inviato da: cassetta2
il 14/01/2024 alle 16:46
Inviato da: gesu_risortoannunz1
il 31/12/2013 alle 16:44
Inviato da: mmmmmmm1980
il 12/11/2013 alle 12:18
Inviato da: rocketqueen74
il 20/10/2013 alle 20:03
Inviato da: lettorecauto
il 06/10/2013 alle 12:06